Purtroppo, non possiamo far altro che constatare inequivocabilmente l’impasse di un micidiale pattern per la Sicilia, similare a quello biblico del 2003 e del 2007.
Un inamovibile cut off parcheggiato sul golfo di Guascogna terrà in vita l’intero impianto di riscaldamento d’estrazione subtropicale, con l’unica magagna di allentare la potenza di avvezione.
Una +23 a 850 hpa sarà l’elemento che sancirà transeuntemente una leggera limata termica, con il surplus termico che acclarerà uno scarto di appena 2° rispetto alla media stagionale.
A differenza dei giorni appena trascorsi, si dovrebbe ravvisare una maggiore ventilazione marittima lungo le coste tirreniche, che inibirà picchi sahariani. Il rovescio della medaglia sarà un notevole incremento dello strato umido che si impantana da giorni al suolo, che abbasserà ragguardevolmente la qualità dell’aria, facendoci percepire almeno 36-37° alle 6 del mattino.
Con questo quadro sinottico sostanzialmente immutato, le condizioni meteorologiche ricalcheranno il medesimo andazzo tutt’altro che adorabile e salubre. In questi contesti, il cielo non potrà mai apparire sempre terso e una nuvolosità irregolare potrebbe corrucciare il soleggiamento nel pomeriggio di sabato. Sui rilievi potrebbero sbocciare dei congesti in grado di dar luogo a isolati rovesci di pioggia, in possibile sbocco tirrenico, con qualche irrisoria pioviggine mista a limo desertico.
Domenica mattina dovrebbe predominare un buon soleggiamento, eccezion fatta per un assembramento di basso cumuli avvettivi, che fra le 5 e le 8 potrebbero sostare transeuntemente sul Tirreno meridionale e sulla riviera nord strettese, senza indurre alcun cambio di rotta del MALTEMPO SUBTROPICALE.
Sabato una moderata ventilazione occidentale (W) incresperà a tratti il Tirreno, mentre le raffiche catabatiche potrebbero oscillare dai 20 ai locali 30 nodi sul crinale dei Peloritani.
Domenica un alito di grecale (NE) scongiurerà la deleteria bonaccia tirrenica, arrecando lievi increspature qua e là. Dal pomeriggio dovrebbe inserirsi una componente meridionale (S) sulla riviera strettese, con refoli perlopiù moderati di ostro che dovrebbero arginare l’impennata termica strettese.
La temperatura è prevista in lieve flessione nelle massime, con la colonnina di mercurio che fluttuerà dai 26-27° di minima ai 33-34° di massima registrati all’ombra al livello del mare. Lungo i litorali non si appureraranno mai picchi atipici per la stagione, grazie all’assenza di favonizzanti venti di caduta. Purtroppo, come accennato e delucidato, la crescente afa in addensamento nei bassi strati paralizzati da giorni, causerà un sensibile peggioramento degli indici di comfort. Verosimilmente, fra le 4 e le 8 di domenica mattina, l’heat index non precipiterà al di sotto dei 38°, con tassi di umidità relativa tipici del New Jersey. É bene ribadire che eventuali piovaschi interni di poco conto non risulteranno assolutamente determinanti al fine di espellerela cappa sahariana.
Le tendenze del tempo a medio termine prefigurano un ulteriore aggravamento di un quadro già critico, degenerante ed esiziale.
Martedì, il reo dell’ondata di calore (vortice chiuso in quota) si porterà sulla Francia settentrionale e sulla Manica.
Alessio Campobello