Lettera-sfogo di uno studente dell’Università di Messina al rettore Salvatore Cuzzocrea. Nella missiva lo studente denuncia i comportamenti di un professore di area medica, Giacomo Dugo del dipartimento di Biomorf, che diffonderebbe a mezzo social teorie strampalate sui vaccini, tra le quali, stando a quanto reso noto dallo studente, un azzeramento della razza umana dovuto agli stessi. Delle dichiarazioni ritenute inaccettabili per uno dei rappresentanti della comunità scientifica in ambito medico. Riportiamo qui di seguito la lettera:
“Buongiorno Magnifico Rettore, sono uno studente di medicina dell’Università di Messina e, dopo aver aspettato invano che i vertici dell’Ateneo, i professori o i rappresentanti degli studenti intervenissero, mi sono deciso ad evidenziare quanto sostenuto reiteratamente su facebook da un professore ordinario (Giacomo Dugo) del dipartimento di area medica (Biomorf) in merito al tema delle vaccinazioni anti-covid.
“Tale docente (Ordinario!) afferma che i vaccini ‘potrebbero azzerare la razza umana perché non sperimentati e dagli effetti secondari inimmaginabili oggi ma possibili!‘ e che in piena pandemia ‘non si vaccina‘. Riporto per brevità lo stralcio di uno dei suoi post che ho allegato alla mail e che vi prego di leggere (sono quattro ma ne troverete diversi altri sul suo profilo):
‘Il 50% degli italiani non si vogliono vaccinare . Se licenziano tutti i medici e infermieri, che da studiosi , laureati , specializzati in malattie infettive dove qualcuno o i testi hanno insegnato che in piena pandemia non si vaccina, rifiutano il vaccino, si svuoteranno e chiuderanno parecchi reparti ospedalieri! Bene ! Ringrazio mio padre un militare che mi ha educato al rispetto del prossimo e oggi questo mi permette di verificare la tristezza di un Pd e dei 5S che irrispettosi della miseria e delle malattie che un anno di lockdown ha creato in Italia, insistono su misure perfettamente inutili , pur di non andare a lavorare finalmente ma ,per restare legati sulle loro poltrone, diffondono terrorismo e convincono per fortuna solo meno del 50% degli italiani a questa chiusura e obbligo di vaccini che potrebbero azzerare la razza umana perché non sperimentati e dagli effetti secondari inimmaginabili oggi ma possibili!‘.
“Sebbene l’italiano sia molto approssimativo (imbarazzante per un professore) il contenuto è inequivocabile e straordinariamente grave, soprattutto se partorito da quello che dovrebbe essere un uomo di scienza (immaginate il contenuto delle lezioni). Tuttavia, le questioni che pongo sono due. La prima: l’Ateneo ha deciso di svolgere tutte le attività in presenza, ma se questo è l’orientamento dei docenti come si potrà garantire la sicurezza degli studenti, soprattutto per quelli immunodepressi o che hanno degli immunodepressi in famiglia? Rammento che già nei mesi scorsi gli studenti avevano saggiamente proposto una più cauta modalità “blended” per la ripresa in presenza.
“La seconda: che valore possono mai avere le lauree in area medica o scientifica quando un docente chiede pubblicamente sui social se sia vero che le nuove reti di comunicazione 5G possano ‘contribuire alla vittoria del coronavirus sul nostro organismo‘?
“Il mio intento non è quello di danneggiare l’immagine della nostra Università (danneggerei in primis il mio futuro titolo e il mio grande impegno, oltre a mortificare il prezioso lavoro di centinaia di validi professori), ma semmai quello di evitare il dilagare di teorie strampalate e straordinariamente pericolose in quello che dovrebbe essere il tempio della conoscenza. Spero che questo mio tentativo sia utile”.
Uno studente che crede nella scienza. E nell’Università
La replica del rettore. “Carissimo studente, premesso che condivido anche le tue conclusioni, anche io essendo un uomo di scienza mi sono vaccinato ed ho più volte rappresentato e raccontato la mia storia personale per essere di esempio.
“Purtroppo in tanti dietro la tastiera dei social dicono delle grandissime fesserie. Spero di incontrarla presto. Anche se non cambia la sostanza della fesseria il prof. Dugo è un professore in pensione ma la fesseria rimane. A presto”.
Salvatore Cuzzocrea