Ieri il Consiglio comunale ha bocciato nuovamente il piano economico finanziario per la gestione dei rifiuti. Per la seconda volta, infatti, la giunta comunale è stata sconfitta durante il voto in Aula. Ciò significa che per l’anno 2021 il piano tariffario della tassa sui rifiuti rimarrà invariato, vale a dire non ci sarà l’aumento del 9% della Tari così come proposto nella delibera avanzata originariamente dalla Giunta.
Il piano è stato bocciato con 13 voti contrari, 11 favorevoli e un astenuto, Antonino Interdonato. A votare contro sono stati Argento, Bonfiglio, Cacciola, Cannistrà, Fusco, Gennaro, La Fauci, La Tona, Mangano, Pagano, Alessandro Russo, Antonia Russo e Scavello. A favore della delibera erano Serra, Giannetto, De Leo, Pergolizzi, Cipolla, D’Angelo, Zante, La Paglia, Tamà, Schepis e Parisi.
Per l’Amministrazione si è trattata di un’occasione persa per migliorare il servizio, oltre che per procedere con l’assunzione di nuovi operatori ecologici, gli spazzini di quartiere: “Abbiamo spiegato per oltre un mese, nel corso di commissioni consiliari e mediante numerose dichiarazioni, che l’aumento del Piano Tari 2021 era determinato dalla necessità, imposta dalla Legge, di coprire con la TARI alcune voci di spesa che, fino all’anno scorso, gravavano sul bilancio comunale e che l’approvazione del Piano TARI 2021 serviva a consentire alla Messinaservizi il miglioramento di alcuni servizi, come per esempio lo spazzamento”, si legge in una nota del vicesindaco e assessore ai Tributi Carlotta Previti e dell’Assessore alle Politiche ambientali e Rapporti con la Messinaservizi Dafne Musolino.
“Ci dispiace se non potremo garantire lo spazzino di quartiere nei villaggi – precisano Previti e Musolino – come ci eravamo impegnati a fare, ma i soldi per assumere gli spazzini erano in questo Piano Tari che il Consiglio, (o meglio, una parte del Consiglio) anteponendo la battaglia politica ai diritti dei cittadini, ha preferito bocciare con il solo scopo di contrastare l’attività dell’Amministrazione. Da domani ci incontreremo con il gestore per individuare i servizi che potremo ancora garantire con il vecchio piano TARI 2020 (che continuerà ad essere applicato) e quelli che invece, venendo a mancare i 5 milioni di aumento, dovranno essere ridimensionati o ridotti.
“Ci rammarica che il Consiglio abbia perso l’occasione per dimostrare di avere a cuore le sorti della città, e altrettanto che il Consiglio (sempre quella parte che si è resa responsabile di una becera politica di interesse) nel tentativo di disconoscere i successi ed i traguardi raggiunti dall’Amministrazione De Luca, primo fra tutti il raggiungimento della quota del 45,19% di RD, cerchi di sabotare l’intero servizio di gestione integrata dei rifiuti, ma al tempo stesso ringraziamo questi 13 consiglieri che oggi hanno votato no, perché finalmente hanno gettato la maschera dimostrando che a loro non interessa nulla della raccolta dei rifiuti, non interessa nulla se da domani 130 persone che potevano essere assunte come spazzini non lavoreranno, non interessa nulla se per garantire la gestione delle ex discariche comunali il Gestore dovrà operare dei tagli su altre voci di bilancio, perché l’unica cosa che conta per questi 13 consiglieri comunali è combattere De Luca ad ogni costo, anche quando a rimetterci è solo la città.
“È chiaro che i costi che dovevano essere coperti con l’aumento della TARI dovranno comunque trovare copertura nel costo integrale del servizio, per cui già da domani ci incontreremo con la Messinaservizi Bene Comune per concordare come operare i tagli necessari al bilancio al fine di garantire il mantenimento dei servizi attuali e quali invece verranno ridimensionati o non partiranno affatto a causa di una scellerate scelta che è stata solo espressione di una rappresaglia politica”.