Il “caudillo” di Fiumedinisi

Redazione

Il “caudillo” di Fiumedinisi

martedì 03 Agosto 2021 - 10:33

Contratti rinnovati. Come volevasi dimostrare, il sindaco ha “giocato sporco” strumentalizzando 32 lavoratori in scadenza di contratto della MessinaServizi. La vicenda è nota, la “sceneggiata” per la mancata approvazione della delibera di aumento della Tari, si è conclusa con un finale lieto.

Ieri sera, a tarda ora, il sindaco De Luca ha convocato nel Salone della Bandiere i 32 lavoratori e le rispettive famiglie per annunciare che avrebbero continuato a lavorare. Nonostante la bocciatura del piano, che prevedeva l’aumento della Tari del 9% , per ben due volte dal Consiglio comunale. Il sindaco e i suoi consiglieri comunali del Gruppo misto con l’appoggio di Forza Italia e Lega, hanno additato coloro i quali hanno votato contro l’aumento della Tari. La situazione è diventata talmente pesante che il consigliere Pagano è stato fatto oggetto di un atto intimidatorio ricollegabile alla votazione contraria e alimentato dalla violenza verbale del sindaco Cateno De Luca. Ma questa è una vicenda della quale se ne sta occupando la magistratura perché non è ammissibile che un sindaco possa assumere simili atteggiamenti.

Oggi, si riunisce il consiglio comunale per votare un atto di indirizzo politico che è decisamente inutile per rimettere in piedi l’aumento della Tari, voluta dal sindaco per migliore un servizio scadente e fare qualche assunzione.

Tenuto conto che il Civico consesso ha bocciato per ben due volte la delibera Tari è lecito attendersi che oggi ci sarà la terza bocciatura di un atto politico. Ma forse è quello che vuole Cateno De Luca per alimentare nuove polemiche e additare i consiglieri comunali. Intanto, i 32 di MessinaServizi da oggi tornano al lavoro con l’augurio adesso che la città possa essere più pulita.

Intanto, Cateno De Luca da Fiumedinisi, ha ufficialmente indossato i panni del caudillo che intende conquistare con la violenza verbale cariche ben più importanti. La poltrona da sindaco comincia a stargli un po’ stretta….

Davide Gambale

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