La Uil-Fpl e il Silpol, attraverso una nota congiunta a firma di Pippo Calapai (segretario generale della Uil-Fpl), Emilio Di Stefano (responsabile provinciale Uil-Fpl), e Giuseppe Gemellaro (segretario provinciale Silpol), ritengono doveroso fare alcune puntualizzazioni in merito al resoconto del Sindaco De Luca sui tre anni della sua amministrazione ed in particolare sul nuovo assetto organizzativo, sulla gestione delle risorse umane e sulla costituzione dei fondi del salario accessorio della Dirigenza e del Comparto. Ecco nel dettaglio cosa contestano i dirigenti sindacali.
Struttura Organizzativa
Il nostro dissenso sull’attuale struttura organizzativa dell’Ente, messa in atto con la drastica riduzione dei Dirigenti, lo abbiamo ben motivato negli incontri di delegazione trattante ed anche a mezzo stampa. L’annunciata volontà di ridurre ulteriormente il numero delle figure apicali portandole a 5, ivi inclusa la figura del Direttore Generale, certamente non può essere condivisa e accettata dalle scriventi OO.SS., anche perché si continuerebbe ad escludere la prospettiva di dotare la Polizia Municipale di un Comandante in possesso dei requisiti professionali specifici previsti dalle leggi nonché dal Regolamento del Corpo attualmente vigente.
Dirigenza
Riteniamo corretti i provvedimenti adottati dall’Amministrazione De Luca riguardo la quantificazione economica di ricostituzione dei fondi dell’Area della Dirigenza 2010-2019, che ha fatto emergere, tra l’altro, somme liquidate in eccesso alle figure dirigenziali a titolo di retribuzione di posizione per l’importo di € 3.091.384,55, ma non acconsentiamo a parallelismi di illegittimità tra la costituzione e utilizzo dei fondi della dirigenza e quello dei dipendenti.
Peraltro, la conseguente attivazione della procedura di recupero ex art. 4, c. 1, Decreto Legge n. 16/2014, convertito in L. 68/2014, e ss.mm.ii., paradossalmente, non comporterà alcuna restituzione delle somme indebitamente percepite da parte dei dirigenti e nessuna decurtazione avverrà sulla retribuzione di posizione pro-capite anche nella misura massima contrattualmente prevista per i dirigenti in servizio.
Personale
La costituzione e l’utilizzo dei fondi del Personale del Comparto, al contrario di quelli della Dirigenza, hanno avuto espressi, nello stesso periodo(2010-2019), i pareri favorevoli dei Revisori dei Conti e dell’ARAN anche in relazione ai criteri di assegnazione della produttività. Pertanto, la “minaccia” di recuperare 3.000.000 di euro annui per 10 anni, decurtando tale somma dai costituendi fondi, va assolutamente rispedita al mittente.
Posizioni Organizzative
Dall’esame della relazione appare ancora più chiaro il motivo per il quale l’Amministrazione non ha nessuna intenzione di istituire le P.O. e le A.P., prendendosi beffa dei funzionari responsabili dei servizi, i quali vengono gabbati con i 3.000 euro di indennità di responsabilità, prelevati dalle risorse decentrate del fondo dei dipendenti.
Infatti, le circa 70 Posizioni Organizzative da assegnare e mai attivate, gravando sul bilancio dell’Ente, portano sì al risparmio dichiarato di oltre un milione di euro annui ma ovviamente, a scapito di quella parte di risorse erogate con la “Responsabilità” (210.000 euro annui) che tornerebbero nel Fondo e quindi da destinarsi ai restanti dipendenti negli istituti del salario accessorio (indennità di responsabilità, di funzione, Performance, reperibilità, turnazione, ecc).
Così come adesso risulta ancora più chiaro, che le 123 Posizioni Organizzative e Alte Professionalità assegnate nell’anno 2018, per un costo di circa € 2.100.000 euro, decadute poi per atto giudiziale promosso dalla UIL FPL, erano state sì poste a carico del bilancio ma prelevate di fatto dalle risorse decentrate e quindi dal fondo, operazione illegittima che non ha mai avuto il consenso delle scriventi Organizzazioni Sindacali.
In ragione delle motivazioni sopra esposte, visto che le risorse destinate alle P.O. e A.P. sono state prelevate dal Fondo del Salario Accessorio, nel periodo che va da febbraio 2018 e sino al 18 luglio 2018, data di decadenza per pronunciamento giudiziale, per un totale di circa € 600.000, ci si chiede: perché la predetta somma non è tornata nella disponibilità del Fondo?
E’ evidente che questa Amministrazione è restia a concedere diritti ai propri dipendenti, facilmente criticati e sottoposti spesso e volentieri ad una squallida ed ingiustificabile gogna mediatica, ma non sono forse quegli stessi dipendenti che hanno consentito all’Amministrazione De Luca di raggiungere i tanti risultati messi in rilievo nel suo resoconto? Risultati concreti e fattivi nonostante il numero sempre più ridotto di lavoratori in tutti i servizi grazie al blocco delle assunzioni previsto nel salva Messina, la pandemia, lo smart working, i ritardi e le penalizzazioni nell’erogazione del salario accessorio, oltre che la mancata istituzione delle Posizioni Organizzative e Alte Professionalità.
Concludono i sindacalisti di Uil-Fpl e Silpol.