“Apprendiamo in queste ore, con non poca preoccupazione, di un nuovo pericoloso focolaio di contagi, in un’altra Regione, la Sicilia, da noi attentamente monitorata nelle ultime settimane come una delle più a rischio, insieme a Lazio e Lombardia, per la recrudescenza di infezioni”. Così, in una nota, Nursing Up-Sindacato Infermieri Italiani. “Nella centrale operativa di Palermo – chiarisce il presidente nazionale Antonio De Palma – si potrebbero contagiati almeno 12 operatori sanitari nelle ultime 48 ore: il condizionale sui numeri è d’obbligo, visto che nessuna comunicazione spontanea ed ufficiale ci risulta pervenuta da parte delle Aziende Sanitarie, come del resto è già accaduto anche nel Lazio. Nelle informazioni ore le nostre delegazioni territoriali provvederanno ad inviare richiesta ufficiale per conoscere il numero esatto dei contagiati e le qualifiche di riferimento. Da nostre indagini preliminari interne, risulterebbe che in questo momento, gli infermieri potrebbero ben 6 tra i soggetti infettati nel capoluogo siciliano, ma potrebbero essere anche di più. Dal momento che in servizio al 118 ci sono per la maggior parte nostri colleghi, ci chiediamo, con insistenza, cosa stia succedendo esattamente nella sanità italiana. E pretendiamo di sapere se i vertici del Ministero della Salute siano al corrente di questo atteggiamento da parte di talune amministrazioni locali. Insomma, quando c’è di mezzo l’incolumità dei pazienti e degli operatori sanitari, la mancanza di un’informazione spontanea, tempestiva ed esaustiva da parte di talune aziende sanitarie, rappresenta un fatto di estrema gravità». Res-Mpd 20210915T101746Z Dal momento che in servizio al 118 ci sono per la maggior parte nostri colleghi, ci chiediamo, con insistenza, cosa stia succedendo esattamente nella sanità italiana. E pretendiamo di sapere se i vertici del Ministero della Salute siano al corrente di questo atteggiamento da parte di talune amministrazioni locali. Insomma, quando c’è di mezzo l’incolumità dei pazienti e degli operatori sanitari, la mancanza di un’informazione spontanea, tempestiva ed esaustiva da parte di talune aziende sanitarie, rappresenta un fatto di estrema gravità». Res-Mpd 20210915T101746Z Dal momento che in servizio al 118 ci sono per la maggior parte nostri colleghi, ci chiediamo, con insistenza, cosa stia succedendo esattamente nella sanità italiana. E pretendiamo di sapere se i vertici del Ministero della Salute siano al corrente di questo atteggiamento da parte di talune amministrazioni locali. Insomma, quando c’è di mezzo l’incolumità dei pazienti e degli operatori sanitari, la mancanza di un’informazione spontanea, tempestiva ed esaustiva da parte di talune aziende sanitarie, rappresenta un fatto di estrema gravità». Res-Mpd 20210915T101746Z quando c’è di mezzo l’incolumità dei pazienti e degli operatori sanitari, la mancanza di un’informazione spontanea, tempestiva ed esaustiva da parte di talune aziende sanitarie, rappresenta un fatto di estrema gravità». Res-Mpd 20210915T101746Z quando c’è di mezzo l’incolumità dei pazienti e degli operatori sanitari, la mancanza di un’informazione spontanea, tempestiva ed esaustiva da parte di talune aziende sanitarie, rappresenta un fatto di estrema gravità».
Nursing-up, ancora contagi fra infermieri vaccinati in Sicilia
mercoledì 15 Settembre 2021 - 10:36
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