“La Uil-Fpl è stata informata dai propri associati che, presso il centro Spoke di Catania, vi è una grave carenza di medici, al punto che si sta mettendo fortemente a rischio la continuità assistenziale. Infatti, nella predetta unità operativa risultano in servizio solo 5 medici, di cui due prestano servizio con orario ridotto per allattamento, impegnati ad assistere circa 25 pazienti, particolarmente fragili, bisognevoli di cure altamente specializzate. Inoltre in tale struttura, prestano servizio numerosi lavoratori dell’Area del Comparto, appartenenti ai vari profili professionali, altamente professionalizzati nell’ambito dell’assistenza ai pazienti Cerebrolesi. Ciò premesso, si invita codesta amministrazione ad intervenire con estrema urgenza, al fine di reclutare nel più breve tempo possibile, il personale medico necessario, anche attingendo da graduatorie in corso di validità pubblicate da altre aziende sanitarie siciliane, oppure, in subordine, incentivando prestazioni aggiuntive di personale medico dipendente di altre aziende, attraverso un progetto obiettivo mirato al mantenimento dei LEA presso il suddetto Centro Spoke. All’assessore regionale alla salute si chiede un intervento urgente, al fine di garantire la continuità assistenziale presso il Centro Spoke Neurolesi di Catania, nonché il mantenimento dei posti di lavoro. Nel porgere distinti saluti si rimane in attesa di urgente riscontro”.
Lo scrivono in una nota indirizzata all’Irccs-Neurolesi di Messina che gestisce i Centri, il segretario generale della Uil-Fpl Messina, Pippo Calapai, e i segretari aziendali Maurizio Celona e Nino Nunnari.