Movida, le associazioni dei commercianti: “Anticipando gli orari di chiusura non si risolvono i problemi”

“Non è anticipando gli orari di chiusura dei locali che si risolvono i problemi”. Questa la replica dei vertici di Confcommercio, FIPE, Alces e Fiott all’Associazione Centro Storico Messina. Ieri l’Associazione lamentava che ieri notte le urla e schiamazzi provenienti da alcuni locali frequentati dalla movida hanno reso di fatto impossibile il riposo di chi ci abita in quella zona, chiedendo pertanto al Prefetto di imporre un orario di chiusura per queste attività.

“Gli shop 24 ore restano aperti sempre ed è possibile acquistare alcolici in vetro. – proseguono – E la ‘malamovida’ è spesso generata da chi è in preda ai fumi dell’alcol e bighellona fino a tarda ora per le vie del centro, portando con sé alcolici e lasciando bottiglie di vetro e rifiuti di ogni genere in giro per marciapiedi, scale e portoni, e facendo schiamazzi.

“A tal fine, auspichiamo che il Comune metta in opera il tavolo tecnico più volte richiesto, che ha avuto in passato buoni risultati per fare squadra nell’interesse comune di chi nel centro storico vive e lavora, conciliando le esigenze di entrambi. Come associazioni di categoria, infatti, riteniamo fondamentale salvaguardare i posti di lavoro e le attività che hanno subito gli effetti economici negativi della Covid, evitando divisioni che nuocerebbero a tutti.

“Ricordiamo, inoltre, che le predette associazioni hanno più volte incontrato gli assessori Musolino e Caruso oltre che il Presidente dell’Associazione Centro Storico e diversi residenti, dichiarando la propria disponibilità a rilanciare il centro della città, bene prezioso per tutti. Pronto ad un percorso condiviso anche il presidente della IV circoscrizione Alberto De Luca. Comprendiamo le proteste, ma riteniamo in questo momento fondamentale concentrarsi sulle proposte”.

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