La stagione delle foglie cadenti sta per assestare la sua prima stoccata perturbata di alto calibro. Già da svariati giorni, l’atmosfera è stata più volte dinamicizzata dal transito di cavi d’onda, che hanno rinnovato almeno 4 parentesi di spiccata instabilità prettamente autunnale. Fortunatamente, l’inizio autunnale non ha riservato alcun cataclisma.
La relativa stabilità odierna è attribuibile ad un temporaneo quanto fallace rialzo pressorio, con l’anticiclone delle Azzorre che emigrerà con risolutezza verso il Regno Unito, catalizzando eloquentemente gli scambi meridiani.
A provocare scompiglio sarà l’irruzione retrograda di un flusso di correnti continentalizzate, che tracimeranno sul mare nostrum tramite un ingresso balcanico.
La Sicilia, completamente sguarnita, sarà pertanto alla mercé di questo canale freddo retrogrado, che sovrastando i mari sufficientemente caldi superficialmente, darà luogo a un minimo depressionario ben definito.
Il perno ciclonico inizialmente si adagerà sul Tirreno meridionale, ma dalla tarda serata traslerà sullo Ionio, veicolando frizzanti correnti nordiche.
Malgrado l’infittimento del gradiente orizzontale che innescherà una virulenza grecalata al largo dello Ionio Calabrese, tutto il messinese sarà preservato dalla burrasca eolica, per mano dello sbarramento orografico operato dal dirimpettaio Aspromonte.
Scampata la tempesta eolica, non si potrà chiedere miracoli all’encomiabile Aspromonte.
Dopo una mattinata variabile ma tutto sommato tranquilla, una eloquente convergenza venti (libeccio a 500 hpa, grecale al suolo) genererà una pericolosa sorgente multicellulare alla mesoscala, foriera di cumulonembi di notevole imponenza.
Le prime cellule temporalesche di natura marittima potrebbero già aprirsi un varco fra le 15 e le 17, prediligendo soltanto in una prima fase propedeutica il versante ionico.
Ma dalle 19 in poi, un massiccio nucleo di vorticità positiva sarà ben coadiuvato da un grappolo umido a 500 hpa che enfatizzerà esponenzialmente le già ragguardevoli turbolenze.
A tutto ciò, aggiungiamo anche l’avvento di una fresca -20 a 500 hpa che darà ulteriore carburante all’attività convettiva. Trattandosi di matrice artica, il gradiente verticale notturno sarà corroborante per l’approfondimento del sistema multicellulare alla mesoscala.
Suddetta configurazione esporrà essenzialmente il messinese ionico a frequenti manifestazioni temporalesche anche di forte intensità, che localmente assumeranno evoluzioni alluvionali, con indici di rain rate notevolissimi.
Fra le congetture più verosimili annoveriamo un vastissimo Mcs autogenerante dal diametro di almeno 300-400 km, una voluminosa supercella semistazionaria per l’intera nottata o addirittura un pernicioso V-SHAPED.
Nessuna porzione di territorio messinese sarà al riparo dai cumulonembi, pertanto è preventivabile una discreta razione di pioggia anche per la città dello Stretto, soprattutto dopo le 20.
Piogge battenti alternate a locali scrosci temporaleschi scuoteranno anche buona parte del messinese tirrenico, con quantitavi cumulati interessanti.
L’ apice del marasma temporalesco colpirà severamente io versante ionico, con potenziali flash flood e conseguenti preventivabili criticità.
Le numerosissime fulminazioni potrebbero reiterarsi con intensità di fondoscala, catturando l’attenzione dei bravi fotografi. Anche giovedì mattina, le condizioni meteorologiche rimarcheranno una marcata variabilità perturbata, non escludendo lo sviluppo di isolati cumulonembi, pronti a riversare quantitavi cumulati localmente a tre cifre. Non sottovalutiamo anche possibili risvolti grandinigeni.
I venti spireranno da tramontana e grecale (N-NE) soltanto in mare aperto, mentre tutti i nostri bacini saranno quasi calmi, ad eccezione di qualche moderato cavallone di mare morto sul basso messinese ionico. La temperatura è prevista in sensibilissima diminuzione, oscillando al livello del mare dai 13° di minima ai 16° di massima. Il tasso dell’Ur farà segnare valori mediamente elevati compresi fra il 50 e il 75%.
Le tendenze del tempo a medio termine prefigurano un timido miglioramento da venerdì, con nuvolosità irregolare che potrà arrecare isolati piovaschi post frontali. Nei giorni successivi, la Sicilia potrebbe essere mitigata dell’anticiclone africano per almeno 4 giorni. Ma su questa linea di tendenza ci torneremo. Per il momento vigiliamo su questa torva perturbazione, che lascerà qualche ferita.
Alessio Campobello