Palermo, riqualificata area allo Zen 2 con progetto di Renzo Piano

PALERMO (ITALPRESS) – La periferia torna a nuova vita grazie al progetto “G124”, coordinato dal senatore a vita Renzo Piano, che ha fatto sì che una zona in stato di degrado abbia ora una veste completamente diversa. Accade a Palermo, nel quartiere Zen 2, dove un’intera area è stata riqualificata per mezzo del piano “Il rammendo delle periferie – Trenta alberi per lo Zen 2”, attuato con la collaborazione del settore Decoro Urbano e Sport del Comune di Palermo, l’Università degli studi di Palermo, l’azienda A.M.G., la Re.Se.T e le maestranze del Co.I.M.E. Nel dettaglio, nel piazzale situato tra Fausto Coppi e via Sandro Pertini che stava pian piano divenendo una discarica a cielo aperto, dopo un primo intervento di bonifica è stata successivamente costruita una pavimentazione di colore azzurro e sono stati piantati trenta alberi lungo tutto il perimetro. A presentare i risultati dell’iniziativa, nel giorno della cerimonia di inaugurazione dell’area riqualificata allo Zen 2 e sotto una pioggia battente, è stato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
“E’ la conferma che anche le periferie hanno diritto ad avere spazi di svago e allegria. Per questo ringrazio Renzo Piano, l’Università degli Studi di Palermo e il Co.I.M.E. E’ un altro contributo alla vivibilità della nostra città – ha sottolineato il sindaco – Lo Zen è Palermo e Palermo è lo Zen anche in questo caso. Le periferie hanno sofferto e bisogna accelerare proprio in quelle opere pubbliche che qualcuno non vuole realizzare e che renderebbero più vivibile la città – ha aggiunto Orlando riferendosi al Piano triennale delle opere pubbliche ancora fermo in Sala delle Lapidi – Chi blocca queste procedure se ne assuma la responsabilità”.
Un progetto ideato da Renzo Piano e fattivamente realizzato con la stretta collaborazione dell’Università degli Studi di Palermo, curato da quattro borsisti, Antonino Alessio, Flavia Oliveri, Angela Valenti e Marina Viola: “E’ una piccola grande cosa, piccola per le dimensioni, ma un progetto estremamente simbolico e importante, perchè l’Università in una zona difficile della città ha contribuito a questo intervento – ha spiegato all’agenzia Italpress il rettore uscente di Unipa, Fabrizio Micari – E’ da sei anni che parlo di Palermo come ‘città universitarià, si realizza anche attraverso interventi come questo, nel senso che anche qui l’Università è stata una risorsa per lo sviluppo di una piccola grande opera”.
(ITALPRESS).

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