Vertenza Asso, Uilcom: “Non è stata rispettata la clausola sociale: si faccia chiarezza”

La Uilcom chiede che si faccia chiarezza in merito alla vertenza dei lavoratori Asso, la cooperativa che attualmente si occupa della gestione del centro unico prenotazioni (CUP) dell’Asp di Messina. Il sindacato fa notare che la cooperativa, dopo aver vinto la gara per l’affidamento del servizio, avrebbe dovuto assumere i 53 dipendenti che lavoravano per la precedente azienda che gestiva il CUP, e avrebbe dovuto farlo rispettando una clausola sociale, che prevede che i dipendenti in questione dovessero essere assunti senza perdita retributiva e con gli stessi scatti di anzianità maturati nella precedente azienda. Tuttavia, il sindacato spiega che non solo non sono stati assunti tutti i dipendenti (42 su 53 sono poi passati alla Asso), ma nei confronti di quella parte di lavoratori che è stata assunta dalla Asso non è stata rispettata la clausola sociale.

“Ma a luglio 2020 la Cooperativa Asso iniziò l’attività CUP Messina, assumendo (in violazione dell’art 34 del bando e in violazione del Verbale del Centro per l’impiego) solo 42 lavoratori con un ribasso economico e con la perdita degli scatti di anzianità, fuori dalla clausola sociale. – dichiara la Uilcom – È a questo punto che la Uilcom Uil è passata alle vie legali.

“Infine, c’è da ricordare a tutti gli attori di questa vicenda che la famosa sentenza del Consiglio di Stato di gennaio 2020 – che dà ragione ad Asso, in cui si rigetta la richiesta di Radio Call Service che, appunto, chiese l’annullamento del bando di gara, con la motivazione che la terza classificata non è portatrice di un interesse strumentale per annullare la gara – richiama l’importanza di rispettare la clausola sociale, come previsto dal bando di gara, da varie norme di legge e dalle linee guida n°13 pubblicate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione.

“La Asso si è aggiudicata il servizio CUP Messina, previsto dal bando per circa 11 milioni di euro in 5 anni più due di rinnovo, con un ribasso economico di circa il 20%. Un altro argomento di questa vicenda che non torna, solo per citarlo, è come mai la società lamenti quasi l’intero importo annuo che le è dovuto dalle committenti.

“A questo punto vista le violazioni della clausola sociale e del CCNL telecomunicazioni non rimane che aspettare le seguenti due sentenze che si spera possano mettere fine alla complessa e preoccupante situazione dei lavoratori del CUP Messina: la sentenza del giudizio pendente al Tribunale di Patti, prevista a breve e la procedura INPS che sanziona ASSO, impugnata da quest’ultima proprio sulla non applicazione del CCNL delle Telecomunicazioni previsto per legge”.

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