La stagione delle foglie morte ha intrapreso una monotonia sciroccale tipica del periodo. Dopo una prima parentesi ventosa, in queste ore il Principe dello Stretto sta ricaricando le pile, per rappresentarsi dal pomeriggio di sabato a regime di burrasca.

Come testifica Gfs, un vasto cut off posto proprio sulla costa algerina prorogherà ulteriormente il richiamo caldo in vigore sulla Sicilia da almeno 4 giorni.

Il gradiente orizzontale non si infittirà ragguardevolmente sul bacino ionico, ma una dirompente forzante orografica imprimerà una insidiosa intensificazione del flusso meridionale.

La nostra regione, mitigata dal ramo ascendente, sarà avulsa da qualsiasi sistema frontale. Tuttavia, la fitta nuvolosità in risalita dall’Algeria potrà in più occasioni corrucciare avvertitamente la volta celeste, senza apportare alcun fenomeno degno di nota. Nessun gradiente verticale accenderà la miccia temporalesca.

Con questo quadro sinottico, le condizioni meteorologiche ricalcheranno staticamente il medesimo andamento di questi giorni, in un contesto arido.

Il cielo spazierà dal parzialmente all’irregolarmente nuvoloso, con un addensamento della coltre avvettiva più probabile dal tardo pomeriggio domenicale. La vasta copertura potrebbe riservare qualche isolata insulsa acquerugiola, ma si tratterà di acqua mista a limo desertico. Sicuramente non cadranno piogge giovevoli a dissetare le campagne e rifornire le falde acquifere.

I venti spireranno con forza dai quadranti meridionali, con una pericolosa burrasca sciroccale (SE) che infurierà soprattutto sul crinale dei Peloritani dalla serata di sabato. Impetuose raffiche prossime ai 100 km/h metteranno a repentaglio la sicurezza geologica, mentre sullo Stretto settentrionale si alterneranno refoli sostenuti (25 nodi) a improvvise sventole burrascose, esacerbate da un marcato effetto venturi.

Lo Stretto di Messina si presenterà spiccatamente spumeggiante, mentre il Tirreno sarà moderatamente mosso soltanto al largo.

La temperatura lieviterà ulteriormente soprattutto su parte del versante tirrenico parzialmente favonizzato. Laddove la compattezza della nuvolosità sarà meno fosca, i termometri potranno anche lambire i 30° all’ombra. Il tasso dell’Ur farà segnare valori piuttosto elevati compresi fra il 50 e il 95%.

Le tendenze del tempo a medio termine prefigurano una temporanea una blanda instabilità fra domenica sera e lunedì. Ma da martedì si ipotizza una fase perturbata di moderata intensità che potrebbe riguardare soprattutto il versante ionico, senza alcun cataclisma idrogeologico.

Alessio Campobello