“La soluzione identificata la definisco “tampone” ma in assenza di altro è meglio che niente”. Questo il commento della capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars, Elvira Amata, in merito alla soluzione adottata dall’Asp di Messina per risolvere la carenza di pediatri di base in cinque comuni dell’entroterra messinese. In Commissione Salute all’Ars, su richiesta di Amata, che da tempo segue questa vicenda, sono stati auditi i vertici dell’Asp di Messina per comprendere a quale soluzione si sia giunti in merito, dopo la riunione di commissione dello scorso giugno durante la quale erano stati invitati l’assessore Razza e gli uffici dell’assessorato competenti.
“La soluzione identificata – dice Elvira Amata, che da mesi segue la vicenda anche su sollecitazione dei sindaci e delle tante famiglie che purtroppo non hanno più un riferimento per i loro bambini – la definisco “tampone” ma in assenza di altro è meglio che niente. Entro metà dicembre, infatti, l’Asp di Messina coprirà il servizio attraverso un punto di primo intervento pediatrico – aggiunge – in attesa che a giugno 2022, a seguito di pensionamento del pediatra che era in servizio, venga individuato un altro specialista, che sarà per contratto destinato anche a quei comuni che oggi sono sprovvisti”.
“Da oltre un anno – prosegue Amata – i cittadini di San Teodoro, Cesarò, Santa Domenica Vittoria, Malvagna, Moio Alcantara e Roccella Valdemone sono senza pediatra, dopo il trasferimento in altra sede di quello che c’era. È incredibile che si possa derogare al diritto alla salute che deve essere garantito anche in zone problematiche e disagiate come quelle delle cittadine che ricadono nell’entroterra del Messinese o in zone montane. La mia proposta ai vertici dell’Asp – sottolinea – è stata quella di attivare un tavolo tecnico con i dirigenti dell’assessorato e gli altri attori protagonisti della questione per addivenire ad una soluzione definitiva che dia la risposta sanitaria che ogni cittadino merita, a maggior ragione se parliamo di bambini. La medicina territoriale, come il pediatra di base, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria, va garantita a tutti”.