I consiglieri comunale e della I Municipalità, rispettivamente Paolo Mangano e Andrea Merlino, e le associazioni CTG LAG Mili S. Pietro e Comitato Vallata di Mili – Messina Sud intervengono sulla scuola di Mili S. Pietro, il cui plesso risulta inutilizzabile da cinque anni a questa parte a causa di un incendio, costringendo gli alunni del villaggio a una diaspora in quattro scuole. In breve, i rappresentanti messinesi del Movimento 5 Stelle, e in particolare il sottosegretario all’Istruzione Barbara Floridia, il deputato Francesco D’Uva e i consiglieri comunali del gruppo M5S hanno sponsorizzato un avviso pubblico del Ministero dell’Istruzione, uscito il 24 novembre, che viene definito “decisivo per le sorti della Scuola di Mili San Pietro” augurandosi che “questa opportunità venga subito colta dalla Città Metropolitana di Messina”.
Al riguardo, Mangano, Merlino e le associazioni di Mili fanno notare, tra le altre cose, che i criteri utilizzati per attribuire i fondi del suddetto avviso rischiano di tagliare fuori la scuola di Mili S. Pietro, e in ogni caso, qualora l’istituto dovesse beneficiare del finanziamento, l’importo massimo che può essere stanziato è troppo basso per poter ricostruire il plesso in questione: “Il bando destina una cifra non superiore a 400.000 euro per ciascun edificio scolastico mentre per quello di Mili S. Pietro ne servono 590.570,63; – spiegano – inoltre, un articolo dello stesso bando impedisce al Comune di intervenire coprendo la rimanente somma con altri finanziamenti. Basta poi scorrere nel dettaglio il bando per accorgersi che con i criteri utilizzati per attribuire i punteggi ai progetti presentati difficilmente la scuola di Mili S. Pietro rientrerà tra quelli che verranno finanziati.
“Speriamo vivamente di sbagliarci, ma quello a cui stiamo assistendo ci sembra soltanto un modo inopportuno (e inefficace) per provare a dimostrare un interesse per la scuola di Mili S. Pietro che in realtà, non c’è mai stato. La chiusura dei codici meccanografici di scuola primaria e dell’infanzia del villaggio per la mancanza di un plesso idoneo sembra avvicinarsi inesorabilmente e di certo la responsabilità primaria non potrà che essere di chi piuttosto che trovare soluzioni ha fatto passare inutilmente così tanto tempo e prova oggi senza riuscirci a scrollarsi di dosso ogni responsabilità”.
“Intervenga il sindaco”. “Auspichiamo a questo punto che il sindaco De Luca prenda in mano la situazione come già ha fatto nell’incontro pubblico a Mili S. Pietro del 9 ottobre, quando ha dato mandato all’assessore Mondello di rendere definitiva la progettazione. Siamo sicuri che il sindaco, come gli è stato chiesto dal consigliere Merlino nell’incontro con le Municipalità del 24 novembre, seguirà personalmente la vicenda per scongiurare la chiusura dei codici meccanografici, individuare una sede provvisoria per le due scuole e ridare ai bambini di Mili S. Pietro un segno di speranza per il futuro, il loro plesso scolastico”.