Sanità, Uil: “La Regione preferisce il privato?”

Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina e Pippo Calapai, segretario generale della Uil-Fpl di Messina, dopo l’audizione in VI Commissione Sanità, di Livio Andronico, dirigente sindacale Uil-Fpl, per la vicenda legata alla convenzione fra l’Asp e la Fondazione Giglio di Cefalù, ribadiscono la propria preoccupazione in ordine alla politica del governo regionale, al di là delle criticità evidenziate riguardo la convenzione per l’ospedale di Mistretta, che pare stia preferendo il settore privato della Sanità, rispetto al servizio pubblico.

“Al fine di fugare qualsiasi dubbio, anche relativamente alle false illazioni divulgate recentemente, la UIL FPL di Messina dichiara di essere d’accordo all’implementazione dell’offerta sanitaria dell’ospedale di Mistretta attraverso la partnership tra Asp e Giglio, anzi ritiene che potrebbe anche essere presa in considerazione la possibilità di affidare alle equipe di chirurgia del San Raffaele Giglio la possibilità di effettuare interventi programmati di chirurgia elettiva, stante attualmente per decisioni scellerate di vari manager che si sono succeduti presso il presidio ospedaliero di Mistretta, insiste una gravissima carenza di anestesisti e di chirurghi. Va da sé comunque che la nuova offerta sanitaria non deve per nulla diminuire i servizi sanitari dell’ospedale di Mistretta, classificata zona disagiata dal Decreto Balduzzi. Infatti, con tale convenzione sono dati diminuiti i posti letto di Medicina che dovrebbero essere in numero di 20 (di cui n.6 di Day Surgery per piccoli interventi chirurgici) ed invece sono stati ridotti a 10 con conseguenze facilmente immaginabili per i cittadini di quel territorio, mettendo inoltre a rischio numerosi posti di lavoro di personale infermieristico che potrebbero essere dichiarati in eccedenza.

A nostro avviso la Convenzione non ha valorizzato l’offerta sanitaria, in quanto non solo non è stato attivato l’ambulatorio di urologia ma i cittadini utenti beneficiari del servizio di chirurgia urologica sono fortemente limitati stante che moltissimi interventi riguardano liste di attesa del bacino delle Madonie e di Palermo. La convenzione può essere immaginata come far mangiare ad una persona, una volta l’anno caviale e fargli bere champagne, privandolo però dei beni di prima necessità. La convenzione comunque potrebbe rappresentare valore e benefici, se si fosse attivato l’ambulatorio di urologia, che tornerebbe certamente utile all’utenza dell’Hinterland Nebroideo ed inoltre, adottando gli accorgimenti necessari per evitare di penalizzare le casse dell’azienda, affinché il DRG di appannaggio del Giglio fosse maggiormente equilibrato. Per tale operazione la UIL FPL, rimane fortemente perplessa anche per la politica sanitaria espressa dalla nostra Regione attraverso l’attuale Governo Regionale, che sembrerebbe preferire e premiare la Sanità privata piuttosto che investire nella Sanità Pubblica.

Il conflitto che si è generato tra la UIL FPL e l’Asp di Messina per tale operazione è derivato dalla scarsissima sensibilità del Commissario Straordinario Alagna che in tantissime occasioni, con note della UIL FPL è stato invitato a convocare un tavolo negoziale di confronto, così come previsto dall’art.5 del vigente CCNL al fine di consentire una valutazione dei benefici derivanti dalla Convenzione e le ricadute sul personale; purtroppo mai avvenute, tant’è che hanno costretto la UIL FPL a denunziare il Commissario Straordinario per le mancate tenute delle corrette relazioni sindacali di cui all’art.28 della legge 300,cosi come ad inoltrare denunzia alla Corte dei Conti per la verifica e l’accertamento di eventuale danno erariale”.

Concludono i dirigenti sindacali della Uil di Messina.

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