Nello Musumeci “accusando i deputati di essere gente di malaffare danneggia la nostra terra. La gente se ne convince, ma non è così. Naturale che siano tutti arrabbiati”. Lo afferma il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, in una intervista all’edizione di Palermo de ‘la Repubblica’, commentando le parole del governatore siciliano dopo il voto sui delegati per l’elezione del nuovo Capo dello Stato. Al momento l’azzeramento annunciato da Musumeci è rinviato: “Per fortuna – prosegue Miccichè -. Prima di fare qualsiasi cosa, Nello ci chiami”. Secondo il presidente dell’Ars esiste un ‘nodo’, settore guidato da Ruggero Razza, fedelissimo di Musumeci: “Io credo che la sanità sia uno di quegli assessorati in cui fare cambiamenti radicali”, afferma. E su Razza: “Più volte gli sono state mosse critiche. Si sente l’imperatore Ruggero I. Deve stare più coi piedi per terra e sentire gli altri”. Miccichè poi risponde così domanda se ci sia lui dietro allo smacco del voto il Quirinale: “Per fortuna tutti sanno che è esattamente l’opposto. Ho chiesto di votare Miccichè-Musumeci a tutti i miei miei deputati. Ero abbastanza tranquillo”.