MESSINA. Con i nuovi arrivi si gioca per la salvezza

Ed arriva il momento del derby con il Palermo, recupero della seconda giornata di ritorno, Il Messina si presenterà a questo appuntamento abbastanza rinnovato. È ovvio che non vedremo in campo tutti i nove giocatori arrivati in questo ultimo scorcio di mercato ma potremo iniziare a capire se queste nuove pedine riusciranno a coprire le evidenti lacune dell’organico messo insieme l’estate scorsa. L’ultimo inserimento di Piovaccari alza l’età media dell’attacco, dove il solo Adorante non poteva farsi carico delle speranze di andare a rete per tutto il campionato, oltre a quello di un esterno d’attacco (finalmente) come Statella che dovrà rinverdire quanto fatto lo scorso anno da giocatori come Addessi, Bollino, ecc.

Certo, ancora bisognerà definire chi sono i 24 elementi che faranno parte della rosa, fuori Vukusic,  Sarzi Puttini e Mikulic, anche se si è in attesa che arrivi l’ufficialità di un’eventuale rescissione per quest’ultimo, aspetto importante sopratutto dal punto di vista economico-societario, considerato l’importante carico sostenuto sino ad oggi.

Tutto questo anche in considerazione che, rispetto a quasi tutte le altre partecipanti al campionato, il Messina è tra le poche a non aver fatto ricorso appieno agli introiti per il minutaggio giovani stabilito dalla Lega, incredibilmente visto che si è spesso sottolineato che fosse la squadra più giovane del girone. Quindi, adesso il lavoro del nuovo direttore sportivo si dovrà spostare sulla selezione dei giocatori in rosa e, conseguentemente, liberarsi dell’aggravio degli elementi in eccesso e dei loro relativi emolumenti senza pesare sulle casse societarie.

Il ritorno del portiere Leonardo Caruso ha, senza ogni dubbio, aumentato la fiducia dei tifosi volta al raggiungimento della salvezza e del mantenimento di un campionato professionistico che è sempre un importante trampolino di lancio verso traguardi più ambiziosi.

Adesso, non resta che vedere all’opera gli over come Camilleri, Statella, Piovaccari che dovranno alzare il livello di qualità, come già visto nell’esordio di Rizzo. Mentre, invece, ai giovani (Caruso, Angileri, Trasciani, Burgio, Dipinto) sarà richiesto di mostrarsi all’altezza di un campionato professionistico e poter così accedere alle sovvenzioni della lega. Condizione questa che non può ancora essere definita visto il loro parziale utilizzo nelle squadre da cui provengono.

Il tecnico Raciti avrà, ora, la possibilità di cambiare modulo e, magari, tornare ad un più accorto 4-3-3 o 4-3-1-2 che potrebbe dare maggiori opportunità a centrocampo ed attacco ma, soprattutto limare i frequenti errori difensivi che hanno relegato tra le più battute la porta dei giallorossi.

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