Prime crepe nel gruppo-De Luca

Lo “Sciamano del Nisi” ha imposto il silenzio ai suoi ex assessori fino a domani. Giorno in cui sarà ufficializzata, durante una conferenza stampa, la candidatura a sindaco di Federico Basile. Le reazioni sono state piuttosto timide alla notizia annunciata la notte delle dimissioni da parte degli aficionados dell’ormai ex sindaco di Messina.

La notizia è stata come un fulmine a ciel sereno per i componenti dell’ex giunta municipale, tenuto conto che alcuni si sentivano candidati naturali. Ad esempio Carlotta Previti, che oggi scrive una nota per annunciare un finanziamento ottenuto grazie ad un suo progetto, riteneva di essere la candidata di De Luca. Per la verità, l’idea in testa gliel’aveva messa lui stesso, affermando che erano maturi i tempi per i sindaco donna a Messina. Niente di tutto questo.

Un’altra che sperava era Dafne Musolino, l’assessora che è riuscita con i suoi atteggiamenti a farsi tanti nemici quanti i voti ottenuti da De Luca per diventare sindaco. Un’altra donna che s’era convinta di scendere in campo per la poltrona di prima cittadino. Nulla di tutto questo, le due donne dovranno accontentarsi di ruoli da gregario.

Salvatore Mondello, l’unica vero fuori classe della giunta municipale, un professionista che non è mai andato fuori dalle righe e che ha preferito il lavoro all’esposizione mediatica, poteva essere il candidato ideale, ma De Luca gli ha preferito Basile.

Salvatore Puccio, dirigente alla Provincia ex art. 10 (quindi prossimo a concludere il suo mandato), poteva avere qualche chance. Ma De Luca lo ritiene forse una testa troppo pensante per i suoi gusti. Spazio niente.

Gli altri assessori non avevano velleità.

Ma la notizia di Federico Basile candidato sindaco non è stata accolta benissimo dall’entourage di Cateno De Luca che, sulle prime, ha detta la linea di fare un post su Fb a tutti gli ex assessori per manifestare il proprio giubilo per la candidatura dell’ex direttore generale, poi ha dato ordine categoriche di non scrivere nulla sui Social e soprattutto di non parlare con la stampa.

Ma queste direttive del “grande capo” non hanno spento le fiammelle del dissenso all’interno di quello che un tempo era un gruppo granitico. Si stanno aprendo delle crepe che potrebbero segnare l’inizio di uno smottamento politico di Cateno De Luca che pensa prima a se stesso e poi, se rimane spazio, agli altri…

Davide Gambale

Redazione

Published by
Redazione