De Luca controlla ancora le “Partecipate”

Redazione

De Luca controlla ancora le “Partecipate”

lunedì 21 Febbraio 2022 - 08:58

Se dal un lato si è dimesso da sindaco, costringendo gli assessori a rassegnare le proprie dimissioni paralizzando Palazzo Zanca, dall’altro ha mantenuto ben saldi ai posti di comando i suoi uomini e donne alle Partecipate.

I cittadini, ignari delle dinamiche del potere politico, non sanno che la vera “clientela” politica si fa proprio all’interno della società partecipate. La stessa che De Luca ha stigmatizzato parlando di quelli che c’erano prima, ma che non ha fatto nulla per eliminarla. E dire che durante la campagna elettorale del 2018 aveva annunciato “urbi et orbi” che avrebbe eliminato quelli che definiva i bancomat della politica. Sappiamo poi com’è andata a finire, non le ha ridotte ma le aumentate. L’ultimo tentativo di salvare la “Patrimonio Spa“, società che è servita principalmente per liquidare solo i compensi degli amministratori nominati da De Luca (non risultano importanti operazioni immobiliari), è stato il ricorso al Tar contro la soppressione della Partecipata comunale, deliberata dal Consiglio comunale.

Per capire come le Partecipate funzionino da un punto di vista “politico-clientelare”, è sufficiente riportare la notizia che riguarda la MessinaServiziBeneComune, dove si registrano “avanzamenti di carriera” dell’ultima ora. La settimana scorsa in 21 hanno beneficiato dello scatto stipendiale, sulla base di un bando interno che non ha trovato, ovviamente, opposizione da parte dei sindacati, tranne uno. Pare che ci sia una lettera molto pepata di una sigla sindacale che aveva “sposato” la politica di De Luca.

Gli “scatti” stanno generando malumore all’interno della MessinaServizi dal momento che l’avanzamento di carriera avrebbe riguardato alcuni, mentre altri sarebbe stati tagliati. De Luca, contrariamente alle sue dichiarazioni di facciata, non è riuscito ad eliminare le incrostazioni della società che si occupa della raccolta dei rifiuti, anzi visti gli aumenti dei costi sembra che nulla sarebbe cambiato. E dire che lo stesso sindaco aveva tentato il colpaccio di aumentare la Tari per preparare anche nuove assunzioni. Tentativo disinnescato dal Consiglio comunale che ha bocciato l’aumento della Tassa sui rifiuti.

Il presidente della MessinaServiziBeneComune è Pippo Lombardo, lo stesso che ha preso parte alla conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco Federico Basile. Eticamente è di una scorrettezza inaudita perché Lombardo ricopre un ruolo istituzionale da un lato, ma allo stesso tempo anche quello politico visto che è il responsabile di “Sicilia Vera“. Uno che di De Luca ha preso solo il meglio (in senso antifrastico ovviamente)…

Il controllo di De Luca non si limita alla MessinaServizi, ma si estende anche all’Atm e alla Messina Social City, dove negli ultimi tre anni sono state fatte tantissime assunzioni. E non si fermeranno qui. Fatto sta che il sindaco, da un lato si è dimesso, dall’altro esercita il vero controllo politico sulle società Partecipate.

Un commento

  1. Ottimo articolo

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