“Prima l’Italia”: ecco in Sicilia la casa dei moderati

Un contenitore politico che raccolga i moderati. Il Consiglio federale della Lega ha dato il via libera al nuovo laboratorio politico che farà il suo esordio in Sicilia, alle prossime amministrative.

L’obiettivo è quello di testare la risposta dell’elettorato in vista delle politiche della prossima primavera. La Lega cerca di cambiare pelle, o meglio tenta di togliersi di dosso quell’etichetta di partito nordista. E lo fa in occasione delle prossime elezioni amministrative che vedranno coinvolti i Comuni di Messina e Palermo.

Ma dietro l’operazione di Salvini c’è ben altro, ovvero il tentativo di coinvolgere nel nuovo soggetto politico il cosiddetto elettorato moderato, quello che non si riconosce con i partiti estremisti.

Le prime reazioni al lancio del nuovo laboratorio politico sono state immediate. Da un lato Forza Italia, lacerata in Sicilia da lotte interne, ha subito annunciato che correrà con proprie liste. Si deve vedere con quali personaggi, soprattutto a Messina, visto che il contenitore è stato svuotato. L’abbandono di Ugo Zante è stato solo l’ultimo in ordine di tempo. Ma c’è stata anche l’attenzione di Totò Cuffaro, leader della Nuova Democrazia Cristiana, che ieri a tarda ora ha fatto sapere che guarda con attenzione il progetto politico “Prima l’Italia”.

La mossa di Matteo Salvini spiana la strada verso la candidatura a sindaco di Messina di Nino Germanà, ormai l’unico rimasto in corsa per la colazione di centro-destra. Maurizio Croce sarebbe sul punto di annunciare il proprio abbandono alla corsa, tenuto conto che sul suo nome ci sono veti incrociati.

Domani ci sarà comunque l’ufficializzazione del candidato sindaco del centro-destra e, a meno di clamorose novità, dovrebbe essere Nino Germanà.

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