E’ bastato un comunicato stampa spedito dalla mail crocesindacodimessina per scatenare un autentico terremoto. Probabilmente quello serviva per scuotere una coalizione di centrodestra ancora incartata dalle logiche nazionali.

Ieri sera le redazioni sono state inondate da comunicati stampa tutti quanti dello stesso tenore, ovvero: “Candidatura condivisa”. Ma quella che manca al centrodestra messinese è proprio la condivisione. Nessuno dei nomi “calati” sul tavolo del centrodestra riescono a trovare accordo fra i partiti.

E allora è stata necessaria una fuga in avanti dei “supporters” di Maurizio Croce per dare una scossa al tavolo della trattativa. Il tentativo è stato proprio quello, ma è sembrato che al contrario si sia trattato di un ribaltamento del tavolo.

E’ chiaro che nel centrodestra si siano formati due schieramenti opposti che si contendono il candidato: da un lato Forza Italia, Sicilia Futura e Sicilia Ora, oltre ad alcune sigle ininfluenti, dall’altro il blocco Lega Fratelli d’Italia. La partita si gioca tuttavia su un doppio tavolo: uno locale, l’altro regionale. Giacché il nome del candidato sindaco di Messina verrà fuori solo dopo che a Palermo sarà sciolto il nodo-Musumeci. Ma c’è un problema di tempi: a Messina si vota tra fine maggio e inizio giugno, per la Regione in Autunno.

Perdere ancora del tempo significa dare vantaggio agli altri candidati: Basile è in campagna elettorale da un mese, mentre De Domenico avvierà la sua la prossima settimana.

E allora per il centrodestra diventa fondamentale decidere entro domenica prossima, altrimenti ognuno vada per la propria strada. Croce a questo punto potrebbe essere candidato di una lista civica, il centrodestra ne esprimerà un altro.