Rifiuti provenienti da lavori pubblici abbandonati nel greto del torrente. È avvenuto nella zona nord di Messina e ha scoprirlo sono stati gli uomini del reparto Polizia Ambientale della Polizia municipale. I lavori hanno avuto inizio lo scorso novembre, in un villaggio della riviera nord della città e stavano per concludersi con la scarifica delle due arterie principali ed il rifacimento del manto stradale.
Gli uomini del Reparto Ambientale coordinato dagli ispettori Giacomo Visalli e Cosimo Peditto si sono insospettito quando hanno notato un autocarro di grandi dimensioni percorrere la statale 113 ed imboccare la pista sterrata che conduce al torrente. Seguito a distanza hanno avuto conferma dei loro sospetti: il conducente del mezzo, raggiunta la località a monte del viadotto autostradale, non ha esitato a scaricare il contenuto del cassone nel greto del torrente e tentato di riprendere la marcia.
Subito bloccato dagli agenti è stato scortato fino al cantiere stradale, dove un altro autocarro era già carico per un altro viaggio. Da lì la scoperta che si trattasse di lavori pubblici è quindi finanziati con soldi dello stato, compreso lo smaltimento dei rifiuti derivanti dalla scarifica del vecchio asfalto presso le discariche.
Per il titolare dell’impresa è scattata la denuncia ed il sequestro dei due autocarri, mentre un ulteriore soggetto, committente del trasporto e abbandono, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria. Il pm di turno ha inoltre disposto il sequestro dell’intero cantiere stradale che comprende la via posta a valle del villaggio e quella di collegamento con la statale 113.