Sperimentare il piano nazionale di Protezione civile, verificare la tempestività della risposta nella gestione dell’emergenza a livello locale, divulgare le buone pratiche di protezione civile per il rischio vulcanico e testare per la prima volta in Italia il sistema di allarme pubblico ‘It-Alert’: sono questi i principali obiettivi di “Vulcano 2022”, l’esercitazione nazionale in programma a Vulcano organizzata dal Dipartimento della Protezione civile in collaborazione con la Regione, la Prefettura di Messina, il Comune di Lipari e l’Ingv. Lo scenario dell’esercitazione simulerà, a partire dal 7 aprile, la variazione dei parametri di monitoraggio e il verificarsi di fenomenologie tali da determinare un passaggio dallo stato attuale del vulcano (livello di allerta Giallo – fase operativa di Attenzione), a una situazione di crisi intensa idrotermale profonda (livello di allerta Arancione – fase operativa di Preallarme), fino ad arrivare, sabato 9 aprile, ad uno stato di attività eruttiva imminente o in corso (livello di allerta Rosso – fase operativa di Allarme). Le attività addestrative, nella giornata del 9, si concentreranno in particolare sui test di allontanamento della popolazione: seguendo le indicazioni previste nella pianificazione comunale, attraverso i percorsi di allontanamento e le aree di emergenza e grazie alla segnaletica che verrà installata sull’Isola di Vulcano. A seguire, la popolazione verrà imbarcata sui traghetti e sui mezzi delle strutture operative e verrà informata sull’esercitazione. Verrà testato il Sistema di allarme pubblico IT-Alert, con l’invio di messaggi attraverso la tecnologia cell broadcast. IT-Alert informerà i cittadini sull’esercitazione in corso e sulle norme di comportamento da adottare attraverso l’invio di messaggi sugli apparati cellulari presenti sull’isola di Vulcano. La propagazione del messaggio IT-Alert, a causa di particolari condizioni meteo o di temporanee indisponibilità delle celle telefoniche, potrebbe raggiungere alcuni cellulari presenti nelle aree costiere della Sicilia (provincia di Messina e parte delle isole dell’arcipelago delle Eolie) e, sebbene poco probabile, anche della costa tirrenica della Calabria. Il messaggio conterrà chiaramente l’indicazione che si tratta di un’esercitazione di Protezione civile.