Gli ispettori spediti dall’assessorato alla Salute si sono presentati ieri mattina all’Asp di Messina, dopo la denuncia di tre sigle sindacali sulla vicenda riguardante una infermiera appartenente ad una sigla sindacale confederale, premiata con la PEO (Progressione economica orizzontale).
Una vicenda che ha suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica e che è stata oggetto di attenzione della stampa nazionale. I funzionari della Regione, ieri mattina, hanno avviato il lavoro ispettivo e richiederanno una serie di documenti alla governace dell’azienda sanitaria per fare chiarezza sulla vicenda.
Secondo la denuncia di Cgil-Fp, Uil-Fpl e Fials, la sindacalista non avrebbe avuto diritto al riconoscimento della PEO avendo lavorato solo 5 giorni nell’anno della Pandemia, godendo del distacco sindacale. I sindacati chiedono possa avere ottenuto una scheda di valutazione positiva con appena cinque giorni di lavoro effettivo.
Gli ispettori sono chiamati a fare chiarezza, anche perché è quello che vuole l’assessore Ruggero Razza perché la vicenda ha creato non pochi imbarazzi. Calapai, Trino e La Rocca hanno anche chiesto le dimissioni del commissario dell’Asp di Messina, Dino Alagna, il quale alla stampa ha dichiarato che per lui “E’ tutto a posto”.