Tanto rumore per nulla, la situazione grottesca che ha portato all’esclusione dal campionato del Catania ha reindirizzato la classifica svantaggiando alcuni ed avvantaggiando altri. Al cospetto della nuova graduatoria, fatta eccezione per l’avvenuta promozione del Bari, play off e zona play out hanno avuto una sostanziale modifica che, fortuna per noi, ha riportato i colori giallorossi ad ottenere un’insperata salvezza diretta facilmente raggiungibile anche nella giornata di oggi, solo che la prima antagonista del Messina, Fidelis Andria, non ottenga il massimo dei punti nei tre turni rimanenti. Dunque, basterebbe una vittoria o l’identico risultato dei pugliesi per mantenere la categoria conquistata meritatamente dal management e dal gruppo di giocatori osannati lo scorso anno e dimenticati già l’estate scorsa.
Sicuramente encomiabile il dispendio economico del presidente Sciotto che ha consentito a Messina di avere una squadra che la rappresentasse, purtroppo deficitarie le scelte fatte soprattutto quelle di carattere tecnico-sportivo se si eccettua la cavalcata della promozione.
Mister Raciti presenta in campo la stessa formazione della gara di Andria, fatta eccezione dell’inserimento di Celic a posto dell’infortunato Carillo. Il tecnico si affida all’esperienza di Camilleri, Rizzo, Statella e Piovaccari.
MESSINA-TARANTO 1 – 0
Marcatori: 25′ st Rizzo
Messina: Lewandowski, Morelli, Fazzi, Celic, Camilleri, Damian, Fofana (13′ st Busatto), Rizzo, Statella, (24′ st Catania), Piovaccari (38′ st Konate), Russo (38′ st Simonetti). A disposizione: Caruso, Rondinella, Fantoni, Angileri, Trasciani, Marginean, Balde, Adorante. All E.Raciti
Taranto: Chiorra, Ferrara (41′ pt Mastromonaco, 38′ st Santarpia), Zullo, Riccardi, Satanisti, Granata, Labriola (38′ st Manneh), Di Gennaro, Versienti (38′ st Falcone), Giovinco (29′ st Cannavaro), De Maria. A disposizione: Loliva, Antonino, Tomassini, , Pacilli, Turi, Benassai, Maiorino. All G.Laterza
Arbitro: A. Di Graci di Como
Assistenti: C.Del Santo Spataru di Siena e R.Pintaudi di Pesaro
4° uff.: G.S. Caruso di Viterbo
Ammoniti: 12′ pt De Maria, 17′ st Versienti
Recupero: 2′ -4′
CRONACA
Taranto in completa casacca bianca, Messina con calzoncini neri e maglia rossa e gialla.8′ pericoloso angolo di Di Gennaro con colpo di tacco sul primo palo e Satanisti che sfiora il gol con un colpo di testa sull’esterno della rete. Ammonizione per De Maria al 12′. 16′ punizione di Di Gennaro dal vertice destro dell’attacco del Taranto, re spinge con difficoltà Lewandowski. 20′ contropiede del Taranto fermato con un fallo al limite dell’area, ammonito Camilleri. 33′ pericoloso contropiede manovrato dei pugliesi con il cross rasoterra dal fondo toccato da un difensore giallorosso che mette fuori causa gli avanti tarantini. 36′ occasione per Russo sventata dal portiere ma c’era la segnalazione di fuorigioco.41′ fuori Ferrara dentro Mastromonaco 44′ tiraccio di Giovinco, alle stelle. Finisce dopo due minuti di recupero un primo tempo battagliato ma con poche occasioni da rete.
Inizia la ripresa con il Taranto che ci tenta ed il Messina pronto a rispondere. 7′ incessanti gli attacchi del Taranto che riesce a penetrare in area ma viene bloccato nelle conclusioni a rete, mentre il Messina cerca lo spunto con rapidi contropiede. 13′ fuori Fofana dentro Busatto.16′ punizione di Russo e colpo di testa di Morelli, palla di poco a lato. 17′ ammonito Versienti. 20′ arrivato al tiro Piovaccari, para Chiorra. 24′ fuori Statella dentro Catania. 25′ il Messina in vantaggio, punizione dai venticinque metri, palla a Rizzo che lascia partire un fendente con Chiorra che non trattiene e si fa sfuggire la sfera che supera la linea di porta. 29′ fuori Giovinco dentro Cannavaro. 38′ nel Taranto dentro Santarpia, Manneh, Falcone, fuori Mastromonaco, Labriola, Versienti. Nel Messina fuori Russo e Piovaccari dentro Simonetti e Konate. 42′ cross di Catania e colpo di testa debole di Konate. 44′ colpo di testa di Satanisti, centrale, para Lewandowski. Vengono concessi quattro minuti di recupero in cui il Taranto ci tenta sfornando cross che la difesa respinge. Arriva il triplice fischio e la gioia dei tifosi.