KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – Il conflitto in Ucraina prosegue mentre si contano ancora vittime, anche tra i bambini. Intanto in Europa arriva un nuovo allarme del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo cui l’obiettivo della Russia è “l’intero progetto europeo”. La Nato elabora piani per una forza militare permanente al proprio confine.
In base all’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, le truppe russe starebbero “cercando di sfondare le difese delle unità delle forze armate ucraine nell’area della città di Izyum e stabilire il pieno controllo della città di Mariupol”, oltre a tentare di “migliorare la posizione tattica delle divisioni nella direzione di Mykolayiv”.
Nelle regioni di Donetsk e Lugansk, i soldati ucraini avrebbero “respinto otto attacchi nemici”.
Inoltre i russi starebbero continuando “a bloccare parzialmente la città di Kharkiv”, bombardandola, e svolgendo “operazioni d’assalto” a Mariupol nel tentativo di “catturare la parte centrale della città”.
Nel frattempo, prosegue lo sforzo quotidiano per la creazione corridoi umanitari anche dalla città assediata di Mariupol. Ieri, “sono state evacuate 4.532 persone”, ha fatto sapere la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk su Facebook, spiegando che “3.425 persone sono arrivate a Zaporizhzhia da Mariupol e Berdyansk”. Si aggrava, però, quotidianamente il bilancio delle vittime tra i bambini: secondo l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, ad oggi, dall’inizio del conflitto, sarebbero morti 177 bambini e più di 336 sarebbero rimasti feriti.
Dopo la visita a Kiev del premier britannico Boris Johnson, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video ha lanciato un nuovo allarme all’Europa. Per Zelensky, infatti, sostenere il “desiderio di pace” dell’Ucraina “non è solo dovere morale di tutte le democrazie, di tutte le forze europee”. “Questa è, infatti – ha continuato -, una strategia di difesa per ogni stato civile”. Secondo il presidente ucraino, occorre “fare il più possibile pressioni sulla Russia per ristabilire la pace e la sicurezza, ristabilire al più presto il potere del diritto internazionale e prevenire la catastrofe causata dall’applicazione del diritto della forza. La catastrofe – ha proseguito – che inevitabilmente colpirà tutti. Perchè l’aggressione russa non doveva essere limitata alla sola Ucraina, alla distruzione della nostra libertà e delle nostre vite. L’intero progetto europeo è un obiettivo per la Russia”, ha affermato.
Intanto, la Nato starebbe elaborando piani per schierare ai propri confini una forza militare permanente al fine di contrastare una possibile futura aggressione della Russia, secondo quanto riporta il Telegraph, che cita il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. La Nato, ha spiegato Stoltenberg nell’intervista, è “in mezzo a una trasformazione fondamentale” che rifletterà “le conseguenze a lungo termine” delle azioni del presidente russo, Vladimir Putin.
(ITALPRESS).
In base all’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, le truppe russe starebbero “cercando di sfondare le difese delle unità delle forze armate ucraine nell’area della città di Izyum e stabilire il pieno controllo della città di Mariupol”, oltre a tentare di “migliorare la posizione tattica delle divisioni nella direzione di Mykolayiv”.
Nelle regioni di Donetsk e Lugansk, i soldati ucraini avrebbero “respinto otto attacchi nemici”.
Inoltre i russi starebbero continuando “a bloccare parzialmente la città di Kharkiv”, bombardandola, e svolgendo “operazioni d’assalto” a Mariupol nel tentativo di “catturare la parte centrale della città”.
Nel frattempo, prosegue lo sforzo quotidiano per la creazione corridoi umanitari anche dalla città assediata di Mariupol. Ieri, “sono state evacuate 4.532 persone”, ha fatto sapere la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk su Facebook, spiegando che “3.425 persone sono arrivate a Zaporizhzhia da Mariupol e Berdyansk”. Si aggrava, però, quotidianamente il bilancio delle vittime tra i bambini: secondo l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, ad oggi, dall’inizio del conflitto, sarebbero morti 177 bambini e più di 336 sarebbero rimasti feriti.
Dopo la visita a Kiev del premier britannico Boris Johnson, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video ha lanciato un nuovo allarme all’Europa. Per Zelensky, infatti, sostenere il “desiderio di pace” dell’Ucraina “non è solo dovere morale di tutte le democrazie, di tutte le forze europee”. “Questa è, infatti – ha continuato -, una strategia di difesa per ogni stato civile”. Secondo il presidente ucraino, occorre “fare il più possibile pressioni sulla Russia per ristabilire la pace e la sicurezza, ristabilire al più presto il potere del diritto internazionale e prevenire la catastrofe causata dall’applicazione del diritto della forza. La catastrofe – ha proseguito – che inevitabilmente colpirà tutti. Perchè l’aggressione russa non doveva essere limitata alla sola Ucraina, alla distruzione della nostra libertà e delle nostre vite. L’intero progetto europeo è un obiettivo per la Russia”, ha affermato.
Intanto, la Nato starebbe elaborando piani per schierare ai propri confini una forza militare permanente al fine di contrastare una possibile futura aggressione della Russia, secondo quanto riporta il Telegraph, che cita il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. La Nato, ha spiegato Stoltenberg nell’intervista, è “in mezzo a una trasformazione fondamentale” che rifletterà “le conseguenze a lungo termine” delle azioni del presidente russo, Vladimir Putin.
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