La decisione di Nino Germanà di accogliere l’invito di sostenere Federico Basile alla corsa di primo cittadino ha spaccato di fatto la Lega di Matteo Salvini in due. La componente che fa riferimento ad Antonio Catalfamo avrebbe deciso di convergere su Maurizio Croce mantenendo di fatto l’impegno di fare parte della coalizione di centro-destra. Il parlamentare regionale rivendica l’uso del simbolo che il partito gli ha conferito e quindi è lecito attendersi che “Prima l’Italia” possa correre al fianco di Croce con una lista propria, ben distinta da quella di Germanà che invece appoggerà Basile.
La Lega, intanto, può contare su nuovi ingressi dopo che Germanà ha deciso di stringere il “patto politico” con Cateno De Luca: pronto a dare il supporto a “Prima l’Italia” un ex consigliere provinciale che ha già messo a disposizione tre-quattro candidati. In entrata ci sono anche due ex parlamentari nazionali (Lo Monte e D’Alcontres), che intravedono gli spazi che potrebbero crearsi con la frattura di Germanà.
Insomma, all’interno della Lega c’è grande fermento in vista delle amministrative. Matteo Salvini sulle questioni locali è stato chiarissimo: “I problemi vanno risolti a livello regionale” ha dichiarato il leader della Lega. In buona sostanza ha dato il “liberi di tutti” ai propri rappresentanti, anche perché, è bene specificarlo, i vertici nazionali di partito (inclusi Forza Italia e Fratelli d’Italia), hanno scarsa considerazione di Messina. Al contrario di Palermo dove si sta cercando di ritrovare l’unità della colazione in vista delle regionali.
E se la Lega a Messina ha deciso di correre separatamente, stupisce la posizione di Fratelli d’Italia che ancora oggi, a un mese dalla presentazione delle liste, non ha ancora sciolto le proprie riserve. Il partito della Meloni, i cui candidati al consiglio comunale, sono già in campagna elettorale, non ha ancora dato ufficialmente il via libera alla candidatura di Maurizio Croce.
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Per come la vedo io (notoriamente ignorante, quindi la mia opinione non vale niente) hanno già deciso di far vincere Basile.
Chi esplicitamente, come Germanà.
Chi invece giocando a nascondino con sotterfugi e bassezze trasversali analoghe a quelle che 5 anni fa sottrassero migliaia di voti a quel candidato che, diversamente, avrebbe vinto largo al primo turno.
Provare... Per credere..