Il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Franco De Domenico ha incontrato questo pomeriggio la Cgil di Messina. Un incontro confronto sulle grandi opportunità rappresentate dal Pnrr e sulle politiche di intervento per il Sud. “Servono, inoltre, azioni di inclusione – spiega il segretario generale della Cgil di Messina Giovanni Mastroeni – dopo la grave pandemia che ha ulteriormente impoverito il tessuto sociale ed economico della città. Il prossimo sindaco – ha aggiunto il sindacalista – dovrà mettere mano a una seria riorganizzazione della macchina amministrativa del Comune di Messina, ulteriormente sottodimensionata dai pensionamenti scaturiti da ‘Quota 100’”.
Sul fronte sociale il sindacato evidenzia “il peggioramento delle condizioni delle scuole cittadine: a Messina il 70 per cento delle scuole non hanno palestre e locali mense. Ci sono soltanto tre asili nido comunali, ciò causa notevoli disagi alle famiglie e a molte donne lavoratrici”.
Franco De Domenico ha ribadito l’importanza di “ricostruire un dialogo coeso con tutte le parti sociali nell’interesse esclusivo della città e non per interessi personali. La nostra coalizione è pronta a prendersi la responsabilità di governare questa città, che non è solo un impegno amministrativo, ma è anche lottare per ridare un futuro democratico, cancellando il clima pesante che si respira da troppo tempo. E’ una sfida impegnativa ma lo dobbiamo ai nostri figli e alle future generazioni”.
GLI AGENTI DI POLIZIA MUNICIPALE – De Domenico ha ricevuto nel comitato elettorale una numerosa delegazione della Polizia municipale. Gli agenti chiedono maggiori attenzioni alla prossima amministrazione, ribadendo il massimo impegno a servizio della città.
Il candidato sindaco ha ricordato la sua famiglia: “Mio zio apparteneva al Corpo – racconta – lui mi ha insegnato la sacralità di quel ruolo e il massimo rispetto per la divisa. Farò mie le vostre istanze, in particolare le recriminazioni sull’uso improprio fatto dell’organico dalla precedente amministrazione: il ruolo della Polizia Municipale va ricondotto nella logica delle regole e dell’indipendenza, riconoscendo la professionalità degli operatori del Corpo e il loro valore”.