Franco De Domenico, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra,è stato il primo tra gli aspiranti sindaci alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno a Messina a inoltrare un invito ufficiale all’Ordine provinciale degli architetti, invito che è stato raccolto dal consiglio direttivo di Archme, presieduto da Pino Falzea.
È nato così un confronto costruttivo, piacevole, carico dell’amore che i professionisti hanno per la città, avendo a cuore il rilancio e lo sviluppo urbano di una Messina “certamente più bella – come ha detto Franco De Domenico –, precisando che Messina è straordinaria, perché baciata dalla natura, ma che nella sua storia più o meno recente si è fatto poco per valorizzarla e farla competere sul piano urbanistico con le città più belle, moderne e funzionali d’Europa”. L’architetto Pino Falzea ha gradito molto l’incontro: “Io rappresento un ente pubblico, quello che l’Ordine è, quindi super partes rispetto le varie collocazioni e posizioni politiche, devo dire però che apprezziamo chi ha scelto di dialogare con noi, come gli altri candidati che vorranno farlo, perché ha capito l’importanza del contributo di idee e progettualità che possiamo dare. L’architettura è un bene comune che fa crescere città e cittadini. Devo dire – ammette – che sproniamo da diversi anni le amministrazioni comunali, spesso con scarsi riscontri concreti. Sarebbe opportuno, con la prossima amministrazione, sottoscrivere un protocollo d’intesa di qualità, ovvero un impegno reciproco sulle opere e interventi da realizzare, che passa dagli strumenti di revisione urbanistica che abbiamo a disposizione”.
Secondo il presidente dell’Ordine degli architetti di Messina, “bisognerebbe ripartire con il Piano regolatore da zero, perché grazie alle nuove norme è possibile agire in tempi molto più rapidi, specie nelle aree da riqualificare. Se non si liberano spazi Messina è bloccata”.
E sulla questione tempi, gli architetti sono d’accordo con la proposta di De Domenico: “Tra i miei primi impegni e della squadra di governo che mi affiancherà c’è la riorganizzazione della macchina amministrativa, è ingolfata e i tempi sono troppo lunghi. La lenta burocrazia toglie spazio alla progettualità e alle idee nuove e, quindi, allo sviluppo futuro di Messina. Il candidato sindaco del centrosinistra auspica, infine, di confrontarsi durante questa campagna elettorale con tutti gli altri Ordini professionali, con Archme è stato il secondo confronto, qualche giorno fa ha incontrato l’Ordine provinciale dei farmacisti, presieduto dal dottore Sergio Papisca.