Sia chiaro a scanso di equivoci. Cateno De Luca fa bene a porsi degli interrogativi su quelle che lui definisce “strane” coincidenze al concorso del Papardo, ma per essere credibile dovrebbe porsi anche qualche interrogativo sulle selezioni nelle Partecipate comunali.
Selezioni gestite dai suoi fedelissimi e sulle quali ci sono strascichi di natura giudiziaria.
Sul concorso al Papardo c’è da fare intanto chiarezza perché De Luca non dice tutta la verità. Intanto, questa testata, l’unica messinese, il 3 maggio scorso dava notizia di un blitz della Guardia di Finanza al Papardo, presso l’ufficio concorsi. Segno evidente che la magistratura aveva aperto un’inchiesta sul concorso per 8 amministrativi. Una valanga di esposti – a quanto pare – ha spinto la magistratura messinese, che non ha bisogno di essere tirata per la giacchetta da De Luca – ad aprire una indagine delegando la Guardia di Finanza per gli accertamenti.
Lo “Sciamano del Nisi” che oggi vuole passare come il paladino della giustizia, in realtà fa propaganda elettorale accusando e dileggiando chicchesia.
De Luca sta facendo passare il messaggio che le persone in graduatoria abbiano vinto il concorso, in realtà si tratta solo del passaggio della preselezione che ha visto 4mila partecipanti, ma solo in 500 si sono presentati per sostenere le prove preselettive. Fra questi anche mogli e parenti di persone vicine a De Luca, alcune delle quali sono in graduatoria. Questo non lo dice. Dice solo che alcuni soggetti sono vicini a Genovese.
ATM
Chi scrive ha partecipato ad una selezione all’Atm per un posto a tempo indeterminato per la qualifica di esperto della comunicazione e marketing. Una selezione che si è svolta in un clima surreale, in un’aula all’interno della quale poteva accedere solo l’esaminando. Alla fine, ovviamente, sono stato escluso. Ma la cosa peggiore è che è stata esclusa, a vantaggio della candidata che ha vinto (anzi è stata scelta), una collega che aveva collezionato l’identico punteggio (fra valutazione del curriculum e colloquio), della fortunata. La scelta della vincitrice della selezione è stata assolutamente discrezionale da parte del Cda dell’Atm. Ovviamente, ci sono strascichi giudiziari sulla selezione.
Ma vogliamo parlare delle altre selezioni? La vicenda della long-list è stata ampiamente trattata da questo giornale (anche in questo caso c’è la magistratura di mezzo), e scorrendo i nomi si individuano figli di dipendenti (saranno bravi e meritevoli) mai contrari all’azienda. Ma la cosa peggiore è che alcuni dei neoassunti oggi si trovano candidati con le liste di De Luca.
Messina Social City
Cateno De Luca ha avuto un grande merito, sia chiaro, sottrarre la gestione delle assunzioni alle cooperative, per le quali lavoravano in aziende affini anche figli di sindacalisti oggi vicini all’ex sindaco. Bravo De Luca. Ma cos’è cambiato rispetto alla gestione politico-clientelare di prima? La risposta è contenuta nella lista che annovera 9 lavoratori della Social City a supporto di Federico Basile.
Ecco Cateno De Luca spieghi alla città le dinamiche delle assunzioni nella Partecipate, prima di indignarsi, giustamente sia chiaro, per le coincidenze al concorso del Papardo.
Davide Gambale
DOTTOR GAMBALE, LEI È UN MITO.
Nel silenzio assordante della stampa cittadina, buona solo ad amplificare la narrazione populista-fiumenidisiana, meno male che c’è messina oggi a fare un po’ di chiarezza.
Grazie.