“Quanto è avvenuto a Moio e Malvagna è un veramente brutto esempio. L’amministratore bisogna farlo con la schiena dritta tenendo fuori dalla porta le mafie e la corruzione. Quello di ieri è un segnale devastante che, se da un lato ci lascia con l’amaro in bocca, ci ha fatto comunque capire che le forze dell’ordine e la magistratura sono vigili e colpiscono subito chi sbaglia”. Lo afferma Giuseppe Antoci, presidente della Fondazione Caponnetto, sull’operazione su presunte infiltrazioni nei due Comuni, partecipando a Messina a un incontro di Fisac e Cgil su ‘Sviluppo e legalità: la sfida possibile’. “Naturalmente ci sono molti amministratori che sono persone per bene che fanno il loro lavoro – sottolinea Antoci – fare l’amministratore con la schiena dritta significa che bisogna scegliere la parte giusta, nel caso di Moio non è stato così e si assumono le loro responsabilità”