Sul piede di guerra scendono Filt Cgil e Uiltrasporti Messina in merito alle disposizioni assunte dall’assessorato regionale delle infrastrutture e mobilità che di fatto congelano fino al 31 dicembre di quest’anno al consorzio autostrade siciliane le 105 assunzioni già previste e poste a bando per nuovo personale di esazione e tutte le modifiche alla pianta organica dell’ente.
Il provvedimento emanato si atterrebbe alla recente legge regionale 13 del 25 maggio 2022 – Legge di stabilità 2022-2024 nella quale secondo il combinato disposto dei commi 15 e 20 dell’articolo 12 si disporrebbe anche al Consorzio autostrade il divieto di nuove assunzioni, la sospensione dei bandi in essere , le promozioni e ogni modifiche alla pianta organica.
Tanto rumore per nulla, illusioni e ancora aspettative mancate per chi auspicava fosse la volta buona per uscire dal precariato – dichiarano Carmelo Garufi e Michele Barresi segretari generali di Filt Cgil e Uiltrasporti Messina – ma anche un duro colpo assestato all’ente autostrade siciliane che non può affrontare l’estate con l’attuale carenza di personale ai caselli a cui deve peraltro essere garantito il diritto alle ferie. Non condividiamo l’interpretazione che vede il Cas rientrare nella norma di stabilità regionale – continuano Garufi e Barresi – in quanto la recente trasformazione e la natura economica dell’ente lo differenzia da altre partecipate della Regione. Ad oggi la politica regionale nonostante la trasformazione in ente economico continua a trattare il Cas come il vecchio carrozzone pubblico, bloccando le assunzioni e ponendo limiti e tetti di spesa che penalizzano i lavoratori e i loro legittimi diritti contrattuali .
Fino ad oggi , responsabilmente abbiamo provato a ricercare in sede di trattativa aziendale ogni intesa per rilanciare l’ente , garantire la continuità del servizio autostradale agli utenti e tutelare i diritti dei lavoratori – concludono Garufi e Barresi – ma dobbiamo prendere atto che la politica resta sorda alle proposte dei sindacati e che l’attuale gestione del Cas si sta rivelando fallimentare sotto tutti gli aspetti, ponendo a rischio la regolarità del servizio e persino gli stipendi dei lavoratori, pertanto appare inevitabile riaprire una nuova stagione di lotta e sulle autostrade siciliane si prospetta un’estate caldissima.