Francesco Di Sarcina, ex Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Messina e da pochi mesi Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale – Augusta e Catania, torna in riva allo Stretto per presentare il suo romanzo d’esordio, Marsili (edizioni “Il Filo di Arianna”).
L’incontro si terrà venerdì 1 luglio alle 18.30 presso Mondadori Bookstore Messina, via Consolato del mare 35. Dialogherà con l’autore la giornalista Rosaria Brancato.
“Marsili”, dal nome del più grande vulcano sommerso del Mediterraneo (si trova nel mar Tirreno e fa parte dell’arco insulare eoliano), è un thriller che affonda le radici in fatti realmente accaduti. E’ proprio il “gigante” sommerso il baricentro di una storia legata al traffico illegale di rifiuti tossici e che vede protagonisti due ricercatori italiani che incidentalmente si imbattono nelle sagome di quattro relitti semi insabbiati lungo la parete sud del vulcano sottomarino.
Una scoperta che metterà alla luce un complesso intrigo internazionale sul cui sfondo c’è il malaffare legato al traffico illecito di rifiuti ed alle cosiddette “navi dei veleni”. Sono decine le navi “a perdere” che nel corso degli anni tra il 1979 ed il 2000 risultano disperse o “scomparse” nel Mediterraneo in circostanze misteriose.
I protagonisti della storia proveranno a sventare un pericolo mondiale, che si dipana in oltre 400 pagine di thriller che lascia col fiato sospeso fino all’ultimo.
Marsili fa “viaggiare” il lettore tra la Sicilia, Londra, Dublino, Roma, la Svizzera e La Spezia ed è stata scritta dall’autore nei due anni della pandemia, durante i voli in aereo che dalla Sicilia lo portavano in Liguria dove ha ricoperto la carica di segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del mar Ligure Orientale.
Le due regioni unite in un racconto mozzafiato e che vedrà i protagonisti impegnati in una battaglia che è insieme sociale e per la tutela ambientale pronti a pagare anche un caro prezzo in nome della verità. La storia che si snoda attorno al Marsili è di pura fantasia ma costruita su fatti di cronaca realmente accaduti.
Il protagonista silenzioso del romanzo, il Marsili, è entrato nella vita di Di Sarcina, da bambino, quando, figlio di un direttore di macchina, accompagnava spesso il padre nei suoi viaggi a bordo delle piccole navi passeggeri di linea, che collegavano settimanalmente la Sicilia, le Isole Eolie e Napoli.
“Fu così che appresi del Marsili, il vulcano gigante sommerso nel mar Tirreno che, ignari, tenevamo alla nostra sinistra con la chiglia della nave tutte le volte che, lasciata la rada di Stromboli, ci dirigevamo alla volta del porto di Napoli impiegando una intera notte di navigazione”.