“Abbiamo interrogato la ministra della Giustizia Marta Cartabia per sapere se conferma l’indiscrezione di stampa secondo cui l’assassino di Graziella Campagna, la 17enne vittima di un’esecuzione di mafia nel dicembre del 1985 a Villafranca Tirrena (MESSINA), sarebbe stato messo in libertà”. Lo dichiarano, in una nota, le parlamentari e i parlamentari del MoVimento 5 Stelle componenti della commissione Antimafia. “Il brutale omicidio – continuano – indignò l’opinione pubblica: Graziella, che lavorava in una lavanderia, fu giustiziata perché le capitò tra le mani un’agenda, dimenticata in un soprabito, appartenente a un boss latitante che conteneva dati e informazioni che dovevano restare segrete. Il drammatico evento ispirò anche una fiction con Beppe Fiorello andata in onda anni fa sulle reti Rai”. “Ora, considerata la delicatezza del caso, abbiamo chiesto alla ministra Cartabia quali iniziative, anche di carattere ispettivo o disciplinare, ritenga opportuno adottare per verificare la rispondenza al dettato normativo dell’operato della Magistratura di Sorveglianza. E’ fondamentale scongiurare il rischio della concessione e applicazione di benefici penitenziari in assenza dei presupposti di legge nei confronti di soggetti condannati per gravi fatti di mafia che, tra l’altro, non hanno mai intrapreso percorsi rieducativi”, concludono i parlamentari pentastellati.