Sta facendo discutere la nuova ordinanza del sindaco Riccardo Gullo che ha deciso di mettere un freno alle emissioni sonore. Niente musica da intrattenimento dal lunedì al giovedì, mentre dal venerdì alla domenica i locali potranno “sbizzarrirsi” dalle 20 alle all’1.

Il limite dei tre giorni decade a partire dal 25 luglio (fino al 4 settembre) quando durante tutta la settimana i giovani si potranno scatenare, ma fino all’1 di notte. In buona sostanza, l’orario in cui si parte la movida giovanile.

L’ordinanza, fortemente limitativa, riguarda locali del centro ma anche i lidi: in parole povere, stagione falcidiata per quegli imprenditori locali che di solito fanno i propri affari nel cuore dell’estate.

Ovviamente, l’ordinanza ha scatenato un vespaio di polemiche un po’ in tutte quelle isole che appartengono al Comune di Lipari, dove chi non rispetterà i limiti imposti dal sindaco Gullo correrà il rischio di vedersi comminare una multa salatissima.

Gli imprenditori sono, ovviamente, sul piede di guerra dal momento che una simile ordinanza potrebbe compromettere un’intera stagione. Con le conseguenze che ne potranno derivare sotto il profilo occupazionale.

La “ratio” di questa ordinanza, sarebbe quella di trasformare le Eolie in oasi del riposo, dove la gente potrà recarsi per farsi coccolare fra le braccia di Morfeo.

I giovani, i principali frequentatori delle Isole, alla luce di queste restrizioni potrebbero optare per altre mete. Addio quindi ai progetti che volevano la rinascita delle Eolie, ovvero quel tanto decantato rilancio del turismo. Basta un’ordinanza per tornare indietro anni luce.

Ultima notazione, a Vulcano il “Comitato locale per la rinascita” aveva organizzato una festa per giorno 11 (lunedì), una festa per la parziale riapertura delle Acque Calde, che a questo punto sarà senza musica. A proposito, vietato anche il karaoke e forse anche le skitarrate in spiaggia. Insomma, un’ordinanza fatta a… cappella.

Davide Gambale