L’Asp Messina non rinnova i contratti Covid: polemiche anche all’Ars

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L’Asp Messina non rinnova i contratti Covid: polemiche anche all’Ars

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mercoledì 06 Luglio 2022 - 09:42

Non si spengono le polemiche per il mancato rinnovo, da parte dell’Asp di Messina, dei contratti per il personale impegnato nell’emergenza Covid-19. La scelta dell’Asp di Messina, unico caso in Sicilia, ha lasciato a casa, a partire dal primo luglio, tecnici della prevenzione, assistenti sociali e biologi, psicologi e psicoterapeuti. Data l’eccezionalità dell’evento, la vicenda è finita al parlamento regionale, dove deputati di ogni colore politico hanno fortemente criticato la decisione dell’Asp messinese.

“Accade che, in tutte le altre province siciliane, tecnici della prevenzione, biologi tat, assistenti sociali, psicologi abbiano avuto rinnovato il contratto. Mentre così non ha ritenuto di dovere fare l’Asp di Messina”, ha dichiarato Tommaso Calderone, deputato all’Ars di Forza Italia, in una seduta parlamentare dedicata a questo argomento, alla quale ha partecipato anche l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. “Allora il problema è questo: – prosegue il deputato – o i vertici dell’Asp 5 Messina hanno ragione oppure hanno preso un abbaglio i vertici delle altre otto province siciliane. E intanto la curva dei contagi Covid aumenta vertiginosamente.

“Questo è un discorso che va chiarito, una volta per tutte. Lo chiedo a nome di tutto quel personale che si è visto troncare il rapporto di lavoro senza nemmeno un preavviso e che non merita questa disparità di trattamento. Io, come deputato del territorio, ho l’obbligo non tanto di preservare quelle categorie professionali, quanto di salvaguardare i cittadini della mia provincia. Se andiamo a togliere figure professionali, andiamo a danneggiare il territorio e la salute dei cittadini”.

All’intervento di Calderone ha fatto seguito quello dell’assessore Razza che, dal canto suo, ha assicurato che si occuperà della delicata questione a brevissimo e quindi già nei prossimi giorni. Rassicurazioni non ritenute sufficientemente concrete dal pentastellato Antonio De Luca, che al termine della seduta ha dichiarato: “Com’era prevedibile, la seduta della commissione Ars dedicata al mancato rinnovo del contratto libero professionale di circa 150 operatori sanitari, nell’ambito dell’emergenza Covid è stata assolutamente infruttuosa, perché non è arrivata alcuna rassicurazione concreta”.

“Nel corso della seduta – spiega De Luca – ho contestato con forza il meccanismo di arruolamento degli psicologi, evidenziando come tra l’altro negli ultimi mesi siano stati chiamati a svolgere funzioni diverse da quelle per cui erano stati assunti, come ad esempio occuparsi della prenotazione dei tamponi, quando invece avrebbero dovuto fornire assistenza psicologica al personale medico in servizio presso le aree Covid e alle persone in quarantena.

“Ho quindi fatto esplicita richiesta sia per il reintegro degli psicologi, con le mansioni che competono a queste figure professionali, sia per quello degli psicoterapeuti che, nonostante i brillanti risultati ottenuti durante la prima fase pandemica e nonostante l’impegno al reintegro entro il 30 aprile assunto dalla Regione, non sono stati più chiamati a dare il loro prezioso supporto per affrontare l’emergenza sanitaria.

“Ho infine sollecitato la dirigenza dell’Asp di Messina ad attivare nel più breve tempo possibile i laboratori long Covid, in cui impiegare gli psicoterapeuti che hanno già acquisito esperienza durante la pandemia, per i quali esiste una circolare dell’Assessorato Regionale alla Salute, ad oggi rimasta inspiegabilmente inattuata”.

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