Caos all’Irccs, ferie sospese: insorge la Uil-Fpl

Redazione

Caos all’Irccs, ferie sospese: insorge la Uil-Fpl

giovedì 21 Luglio 2022 - 10:17

La Uil-Fpl, attraverso una nota indirizzata al Commissario straordinario dell’IRCCS-Neurolesi, denuncia il caos organizzativo dell’azienda ospedaliera. Allo stesso tempo, la nota firmata da Livio Andronico (segretario generale), Corrado Lamanna (coordinatore provinciale area medica), Maurizio Celona e Nino Nunnari, rispettivamente segretario aziendale di Piemonte ed Irccs-Neurolesi, diffidano inoltre l’azienda a revocare la disposizione che impedisce al personale di usufruire delle ferie.

“La scrivente organizzazione sindacale – si legge nella nota -, attraverso le segnalazioni di numerosi lavoratori, è venuta a conoscenza che il direttore sanitario, in data odierna, con nota prot. 8961, inviata a tutti i dipendenti attraverso la Mail Aziendale, ha sospeso temporaneamente le ferie al personale medico, infermieristico, OSS, Ausiliario ed Autista d’Ambulanze, al fine di garantire sufficienti livelli di assistenza, stante l’esponenziale aumento di contagi da SARS-CoV 2 tra il personale dipendente. Ciò premesso, la scrivente organizzazione sindacale, ritiene, che tale decisione, sia alquanto inopportuna ed altamente provocatoria per i lavoratori, stante che, da tempo all’interno di codesto IRCCS imperversa uno stato di caos organizzativo e certamente non può essere il personale, ad oggi fortemente stressato, a pagarne le spese. Inoltre, come già denunziato con precedente nota, non si riesce a comprendere perché il personale vaccinato, negativo al tampone, sol perché ha un familiare positivo, in violazione della normativa vigente, deve stare a casa per numerosi giorni, creando danni all’organizzazione del lavoro nei vari reparti. Si fa altresì presente, che codesta amministrazione, nonostante varie segnalazioni, non è mai intervenuta, per evitare la commistione di personale che, avviene negli spogliatoi, tra personale COVID e NON COVID. Da sottolineare anche che nei medesimi luoghi, gli operatori, sono a rischio contagio perché grondano di sudore, per la temperatura elevata, in quanto i condizionatori disinstallati , non sono mai stati sostituiti. Pertanto, per quanto sopra, ritenendo che al personale di codesto IRCCS, non può essere chiesto questo ulteriore sacrificio, si diffida codesta amministrazione a revocare con effetto immediato tale disposizione e nel contempo si chiede l’assunzione di tutto il personale necessario, per garantire in sicurezza la continuità assistenziale”.

Conclude la nota sindacale.

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