Sindaco e assessori avranno una “busta paga” più robusta. Lo stabilisce una determina del segretario generale, Rosaria Carrubba, che ha inteso recepire il dettame di una legge regionale che, a sua volta, aveva recepito una legge nazionale che prevede l’aumento delle indennità per gli amministratori locali.
La vera beffa sta nel fatto che la determina veniva firmata proprio mentre il Consiglio comunale, con i voti della maggioranza, approvava la rimodulazione del Piano di riequilibrio che prevede “lacrime e sangue” per le spese di Palazzo Zanca.
Tutto questo, mentre l’ex sindaco e attuale presidente del Consiglio comunale, è impegnato nel suo cammino verso Palermo che rientra nella perenne campagna elettorale.
Se da un punto di vista formale non c’è nulla da eccepire sull’aumento delle indennità di sindaco e assessori, i cui compensi lievitano e parimenti aumentano le “dazioni volontarie” al Movimento “Sicilia Vera”, c’è un profilo etico del quale si può discutere.
Se è vero che Palazzo Zanca galleggia in una sorta di limbo dovuto allo stato di predi-sesto, è anche vero che gli amministratori qualora il “grande capo” lo volesse potrebbero destinare una quota parte dell’indennità per interventi di carattere sociale. Un po’ come ha fatto Renato Accorinti che con i “suoi soldi” ha regalato un impianto sportivo alla città. Interventi di carattere sociale significa donare beni di uso comuno, evitando di fare clientela.
Sarebbe un’idea per mettere fine alle comprensibili polemiche scaturite dall’aumento delle indennità.
Lo faranno? Rimaniamo in trepidante attesa…
Davide Gambale
Lei sa perfettamente che non lo faranno! Renato Accorinti era ed è un Signore…questi sono dei cialtroni. Naturalmente mi assumo la responsabilità di ciò che dico…CIALTRONI!