A Messina nel mese di luglio l’inflazione – cioè l’aumento generalizzato e prolungato dei prezzi – è stata del 9% rispetto all’anno precedente. Lo rende noto l’ufficio statistica del comune di Messina. Gli indici dei prezzi al consumo, usati per misurare l’inflazione, di luglio 2022 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19.
A Messina nel mese di luglio 2022 si registra un incremento congiunturale (cioè rispetto al periodo precedente) dello 0,4% e tendenziale (cioè rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) del 9% dell’indice dei prezzi al consumo.
Cosa è aumentato. Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+11%), bevande alcoliche e tabacchi (+1,3%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+30,1%), mobili, articoli e servizi per la casa (+3,2%), servizi sanitari e spese per la salute (+1%), trasporti (+15,5%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,2%), servizi ricettivi e ristorazione (+4,8%), altri beni e servizi (+1,9%).
Cosa è diminuito. Decrescono abbigliamento e calzature (-0,3%), comunicazioni (-2,4%) ed istruzione (-0,4%).
Perché sono aumentati i prezzi. La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di luglio 2022:
- Prodotti per fumatori: si rileva una lieve crescita congiunturale degli articoli per fumatori (+0,2%).
- Servizi di telefonia: si registra una diminuzione congiunturale dei servizi internet su rete mobile (-1,1%; +0,2% il tendenziale).
- Energia elettrica: per quanto riguarda il mercato tutelato si rileva una diminuzione congiunturale nella quota fissa (-0,3%; -15,1% il tendenziale) e nella tariffa bioraria fascia notturna, weekend e festivi (-0,7%; +92,3% il tendenziale), mentre nella tariffa bioraria fascia diurna feriale si registra una crescita (+1,3%; 85,7% il tendenziale). Si rileva, inoltre, un aumento congiunturale per l’energia elettrica del mercato libero (+1,3%; +109,2% il tendenziale) e una diminuzione congiunturale del gas di città e gas naturale del mercato libero (-4,8%).
- Servizi di trasporto: nel mese di luglio si riscontrano aumenti generalizzati dei prezzi dei servizi di trasporto, legati all’ingresso nel pieno della stagione turistica e all’aumento dei costi del carburante. Nel trasporto aereo il maggiore aumento congiunturale è registrato dai voli intercontinentali (+45,4% +125,7% il tendenziale), seguiti dai voli europei (+27,8%; +168,4% il tendenziale) e dai voli nazionali (+11,4%; +26,9% il tendenziale). L’incremento dei prezzi dei voli è legato essenzialmente al segmento low cost nei voli europei e al segmento tradizionale nei voli nazionali e intercontinentali. Si registra, inoltre, un aumento congiunturale dei prezzi dei trasporti ferroviari sia nazionali (+0,1%; -13,9% il tendenziale) che regionali (+0,9%; +2,2% il tendenziale), a causa dell’aumento dei listini di alcune regioni. Si rileva infine una forte crescita su base mensile dei prezzi del trasporto marittimo (+14,6%; +9,1% il tendenziale), da attribuirsi soprattutto alle destinazioni interne, in particolare verso le isole maggiori.
- Attività turistiche e ricreative: Per i servizi turistici si rileva un aumento congiunturale dei prezzi dei pacchetti vacanza nazionali (+7,6%; -5,7% il tendenziale) e di quelli internazionali (+0,5%; -1,3% il tendenziale). Aumentano, inoltre, i prezzi dei villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (+12,5%; -6,9% il tendenziale) e degli agriturismi (+6,0%). Anche per quanto riguarda i servizi ricreativi si registrano aumenti dei prezzi: gli stabilimenti balneari fanno segnare un marcato aumento congiunturale (+11,8%; -3,6% il tendenziale), mentre più contenuto risulta l’aumento degli impianti di risalita (+1,0%; +10,2% il tendenziale).
- Cultura: si rileva, a livello congiunturale, un aumento del prezzo dei libri di narrativa (+1,0%; -3,1% il tendenziale) e del download di e-book (+10,6%; +2,7% il tendenziale). Diminuisce, inoltre, il prezzo dei giornali quotidiani a diffusione nazionale (-0,2%; +3,5% il tendenziale) a fronte di un aumento del prezzo dei periodici (4,0%; +4,9% il tendenziale). Le variazioni congiunturali di prezzo dei quotidiani e dei periodici sono legate ad una diversa distribuzione degli allegati.