Dopo un Luglio statico e siccitoso, abbiamo ritrovato una fisiologica dinamicità. Tutto il carburante accumulato in 5 settimane di ininterrotto soleggiamento è stato parzialmente profuso dai primi aliti freschi a 500 hpa, che sovrascorrendo su mari caraibici favoriscono la rigenerazione di cellule temporalesche maestose. Dall’irruenza distruttiva dei nubifragi, siamo stati catapultati nel giro di qualche giorno nella fornace africana.
Come testifica Gfs, la Sicilia sarà succube del ramo ascendente di in cavo d’onda che sta meridianizzando sull’asse Franco/iberico.
La bisettrice occidentale dell’ondulazione convoglierà sulla nostra regione una intensissima onda mobile di natura pre-frontale, che ci arrostirà per altre 36 h.
La Sicilia sarà solcata da una +27 a 850 hpa, mentre le isobare non si infittiranno. L’ assoluta assenza di gradiente orizzontale scongiurerà tempeste sciroccali che avrebbero potuto far sfondare la soglia dei 43° all’ombra anche sul versante tirrenico.
La realtà termica sarà canicolare ma mai eclatante, poiché nessuna località sarà favonizzata da burrascosi venti catabatici.
Poiché non si installerà una struttura anticlonica granitica, ma soltanto una propulsione calda pre-frontale, la volta celeste potrebbe sovente risultare velata da un cirrostrato piuttosto compatto, che potrà anche annacquare la radiazione solare. Localmente, potrebbe scapparci anche qualche isolatissimo temporale di calore a metà giornata.
Venerdì la protuberanza subtropicale sarà respinta dall’ingerenza di correnti meno calde, che agevoleranno l’incursione di una destabilizzante -12 a 500 hpa.
Con questo quadro sinottico ben delineato, giovedì le condizioni meteorologiche saranno relativamente stabili e termicamente atipiche soltanto sul versante tirrenico. Il cielo sarà stratificato da innocui cirri, ma nelle primissime ore del pomeriggio la termo convezione potrebbe dare la stura a qualche rovescio interno.
Venerdì la massa d’aria calda sarà costretta a virare verso levante. Il subentro di un regime Atlantico genererà una cumulogenesi marittima, che si potrà qualificare e stimare soltanto in sede di now casting.
É chiaro che qualche imponente cumulonembo potrebbe essere fucinato da un Tirreno caraibico. Attenzione al gradiente verticale serale.
Giovedì spirerà una brezza tesa di ostro (S) lungo l’area dello Stretto che potrebbe tracimare anche a Mortelle, Acqualadroni, Rodia, Ortoliuzzo e Villafranca Tirrena.
Lungo l’area dello Stretto refrigerata dalla brezza marina, la colonnina di mercurio fluttuerà dai 27° di minima ai 34-35° di massima con Ur 70%.
Sul Messinese Tirrenico più orientale parzialmente favonizzato dalla brezza tesa sciroccale, si potranno anche sforare i 37-38° all’ombra, ma soltanto in caso di copertura cirrostratica poco offuscante. Sin tratterà di picchi temporaneo e localizzati che potranno essere toccati soltanto fra le 12 e le 14 in caso di soleggiamento nitido.
Da Rometta a Cefalù, la calura sarà percepibile e sicuramente spropositato ma MAI epico. Lungo tutto il versante tirrenico la canicola sarà torrida, caratterizzata da tassi di Ur 40% e dew point 18. Peraltro, nessuna località Tirrenica potrà varcare la soglia dei 39-40° all’ombra in presenza di cirrostrato e soprattutto in assenza di forti venti di caduta.
Lo Stretto di Messina sarà increspato, mentre venerdì il Tirreno sarà spumeggiante e non più olio.
Le tendenze del tempo a medio termine prefigurano un week end che eleggerà una variabilità negativa che si protrarrà per svariati giorni, non escludendo qualche temporale di una certa veemenza. Stiamo molto attenti, un evento biblico localizzato non é chimera. Basta e avanza una -12 a 500 hpa.
Alessio Campobello