Omicidio Canfora, fermato un giovane tunisino

Un diciottenne è stato fermato nella notte dai carabinieri della Compagnia di Taormina, con l’accusa di avere ucciso Massimo Canfora, 56 anni, nella sua abitazione di Letojanni, al numero 9 della centralissima via Nenzi. Eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla procura a carico del giovane, di origine tunisina, residente a Letojanni. Contestato il reato di omicidio aggravato. Il pubblico ministero, sulla base di una prima valutazione delle fonti di prova acquisite e ritenendo la ricostruzione fornita dal giovane in contrasto con le dichiarazioni testimoniali acquisite dagli investigatori, ravvisando il pericolo di fuga, ha emesso il provvedimento di fermo e disposto la reclusione nel carcere di Messina Gazzi, in attesa della convalida. La visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza lungo la via di fuga percorsa dal giovane hanno permesso di stabilire la compatibilità degli indumenti trovati in casa con quelli da lui indossati nel momento in cui è stato ripreso dalle telecamere. Il sopralluogo effettuato dagli uomini del Ris di Messina ha permesso di repertare diverse tracce ematiche nell’abitazione della vittima e di trovare a fianco del cadavere l’arma del delitto, un coltello da cucina con una lama di circa 10 centimetri, ancora sporco di sangue. Sono ancora in corso ulteriori accertamenti finalizzati, fra l’altro, a chiarire il movente e a escludere l’eventuale coinvolgimento di altri.

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