Qualcuno avrebbe offerto soldi per candidarsi con Cateno De Luca. Lo ha denunciato su Fb il candidato alla presidenza della Regione durante una delle sue dirette.
Adesso la politica chiede a De Luca se abbia denunciato un fatto così grave alla Procura della Repubblica. Le parole dello “Sciamano del Nisi” sono destinate a cadere nel vuoto – e quindi prive di fondamenti solidi – se De Luca non denuncia agli organi competenti quanto affermato. Se così fosse da parte del leader di Sicilia Vera ci sarebbe un atteggiamento di “connivenza”.
Sull’argomento c’è una dichiarazione del candidato di Forza talia, Giorgio Mulè.
“I toni usati da Cateno De Luca contro la stampa “li ho trovati davvero al di là dell’ignominia per la violenza e la gratuità”. Così Giorgio Mulè, sottosegretario alla Difesa e capolista di Forza Italia nel collegio di Palermo alla Camera, intervistato dall’Italpress. “Mi limito a dire che in quello sproloquio, in quella sentina del turpiloquio c’è una parte che mi ha molto preoccupato dal punto di vista istituzionale prima ancora che politico – prosegue Mulé -. Laddove, e lo cito testualmente, dice ‘quanti pezzi di m… e mafiosi hanno in questi giorni fatto pressione su di me anche per infilarsi sulle nostre liste, quanti soldi sul tavolo ho avuto e ho detto no’.
Cateno De Luca adesso, dopo avere lanciato il sasso nello stagno, è obbligato a fare i nomi e denunciare con prove alla mano quanto da lui affermato nella “farneticante” diretta di inizio settimana.
Questo cialtrone è nella disperazione totale…sta prendendo consapevolezza del suo fallimento!
Con il violento e volgare attacco al giornalista Giacinto Pipitone, si è dato il colpo di grazia, neanche i suoi familiari lo voteranno!