Beccati dalle telecamere e multati, vita dura per i cosiddetti “ecovandali”, coloro che senza scrupoli e senza ritegno si liberano di rifiuti di ogni tipo ed in ogni angolo. Così anche le piazzole di sosta dell’A18 Messina-Catania e dell’A20 Messina-Palermo erano diventate luoghi di scarico fino a quando il Cas ha deciso di intervenire in maniera drastica, ovvero installando sistemi di videosorveglianza, unico deterrente per fronteggiare il problema.
Sono bastati alcuni cartelli, l’obiettivo delle telecamere e le multe (appunto) ad arginare il fenomeno. Da Divieto (Villafranca) sull’A20 alle aree di sosta di Sant’Alessio e Linera sull’A18, tanto per fare qualche esempio, le foto-trappole sono scattate puntuali, così come puntali stanno arrivando le sanzioni applicate dalla polizia stradale. Scatti che non lasciano scampo agli incivili: c’è chi scarica sacchi di spazzatura, chi si libera di scarti edili (eternit compreso) e c’è chi, nel caso di una ditta di pulizie, getta ai margini della piazzola di sosta tutto il materiale raccolto in una mattinata di lavoro. Giro di vite anche per chi urina e riparte sgommando, ma anche per chi scambia l’area di sosta per appartarsi. Tutto filmato e consegnato agli organi competenti per le opportune valutazioni. Quasi cento i verbali elevati per fenomeno ormai diffuso in tutta Italia, ma che in Sicilia registra allarmanti dati di crescita.
Oltre alle multe, che possono variare da un minimo di 775 euro ed un massimo di 30mila euro, i trasgressori rischiano anche una denuncia penale per abbandono di rifiuti.
A18 e A20, foto-trappole contro gli “ecovandali”
redme |
giovedì 01 Settembre 2022 - 12:21
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