IV Municipalità, i consiglieri contestano il Presidente Grasso

Michele Bruno

IV Municipalità, i consiglieri contestano il Presidente Grasso

martedì 06 Settembre 2022 - 12:01

I consiglieri della IV Municipalità nel loro insieme, escludendo quelli eletti tramite le liste di Sicilia Vera (partito dell’ex Sindaco Cateno De Luca), hanno sottoscritto e diffuso alla stampa una nota di censura politica nei confronti del Presidente in carica.

I firmatari sono, infatti, Renato Coletta (Coalizione civica), Cristina Costanzo (Partito Democratico), Gabriele Ferrante (M5S), Gianmarco Luzza (De Domenico Sindaco), Nicola Lauro (Forza Italia).

Il motivo, come spiegano, è il seguente:

“Nel mese di Agosto l’Avv. Matteo Grasso, dopo essere stato eletto, neanche un mese prima, Presidente della Quarta Circoscrizione del Comune di Messina (in rappresentanza della coalizione di centrosinistra), ha pubblicamente comunicato, dapprima, la propria auto-esclusione dal Partito Democratico e, successivamente, a distanza di pochi giorni, la sua adesione al partito Sicilia Vera”.

“Tali iniziative – chiariscono – tradiscono non solo una discutibile concezione del rapporto con l’elettorato, che ha espresso consenso e fiducia in un preciso progetto politico, ma anche mero opportunismo, tipico di chi intende i partiti esclusivamente come mezzi per il raggiungimento delle proprie ambizioni personali”.

E concludono:

“Comportamenti di tal genere provocano, d’altro canto, evidente disorientamento, in ragione del fatto che il Presidente Grasso non ha ritenuto, per quanto consta, di fare seguito al suo repentino ripensamento la scelta coerente di rimettere il mandato amministrativo, posto che lo schieramento con il quale è stato eletto (e che ha, a chiare lettere, rinnegato) era ed è in totale antitesi al suo attuale partito rappresentato da Cateno De Luca, ed in opposizione all’attuale amministrazione cittadina”.

Tale iniziativa, peraltro, ha leso gravemente, agli occhi dell’opinione pubblica, l’immagine della IV Municipalità, intesa come l’istituzione più vicina ai cittadini.

Sollecitiamo, pertanto, il Presidente ad utilizzare la stessa velocità e determinazione con la quale ha effettuato il cambio di casacca per ricostruire in seno alla Circoscrizione, quel clima di fiducia e leale collaborazione che, inevitabilmente, è venuto meno; pertanto, chiediamo che per il futuro, il suo ruolo venga svolto con la trasparenza e terzietà richieste”.

Assieme alla nota, sono state diffuse le dichiarazioni di alcuni dei consiglieri.

Gabriele Ferrante (M5S), ha detto:

i cambi di casacca non fanno altro che alimentare il primo partito in Italia, cioè quello degli astenuti, specialmente quelli capitati durante l’esercizio di un mandato; la disaffezione alla politica è dilagante e questa è una delle concause; è necessaria una riflessione seria nelle “segreterie di partito” dato che non stiamo parlando più di rare eccezioni, ma di un malcostume diffuso dal Quartiere al Parlamento Europeo, stiamo lasciando un messaggio devastante alle nuove generazioni.”

Cristina Costanzo (PD) ha aggiunto:

“Ritengo significativo che il documento sia stato condiviso dalla maggioranza dei colleghi, a prescindere dallo schieramento: l’intento dell’iniziativa andava, infatti, oltre l’appartenenza, perché la pratica di un disinvolto trasformismo esiste da tempo e riguarda tutti i partiti. Nella specie, peraltro, il repentino cambio di casacca ha del tutto stravolto il responso delle urne ed è giusto che ciò faccia riflettere tutti, perché comportamenti di questo tipo non trovano, secondo me, alcuna giustificazione politica e derivano da mera convenienza personale”.

di Michele Bruno.

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