“La grave crisi sanitaria provocata dalla pandemia, alla quale si sono coniugate le annose e pesanti criticità frutto di un settore massacrato dalla pessima politica siciliana, ha evidenziato la totale inadeguatezza della sanità siciliana rispetto alla necessità di offrire servizi adeguati a far fronte alle richieste di salute e buona sanità che provengono dai cittadini messinesi e siciliani. In tal senso, è stucchevole l’assoluto ed inspiegabile silenzio che, in merito alle problematiche della sanità, giunge in maniera assordante da parte di tuti i vari candidati alle elezioni del nuovo Presidente della Regione e della nuova Assemblea Regionale Siciliana: una situazione paradossale che ci preoccupa e ci lascia fortemente perplessi” lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Livio Andronico, segretario generale Uil Fpl, e Pippo Calapai, segretario generale Uil Pensionati.
“Infatti, siamo costretti a registrare come in un momento così particolarmente difficile, causato principalmente dal Covid 19, i candidati e la politica non hanno intrapreso alcuna iniziativa per affrontare e, soprattutto, mettere in campo idee e proposte finalizzate al miglioramento della rete ospedaliera siciliana, né tanto meno hanno avviato iniziative per l’utilizzo delle risorse del PNRR, previste a riorganizzare le Rete Sanitaria Territoriale necessaria a creare le reali condizioni di integrazione territorio/ospedale. Sembra che i drammi, le tragedie e il fallimento della sanità pubblica vissuti nella fase acuta dell’emergenza pandemica non abbiano insegnato nulla. È
probabile che tutti questi personaggi disconoscano la nuova recente normativa nazionale che fissa le condizioni per garantire una rete territoriale efficiente affinché, a differenza di quello che è avvenuto fino ad oggi, si garantisca realmente la Salute dei cittadini. Appare alquanto singolare che tutti i candidati alle elezioni nazionali e regionali si dimostrino pericolosamente disinteressati alle sorti della popolazione della provincia di Messina su un tema fondamentale come quello della sanità e della salute. Pertanto, desideriamo segnalare che il decreto n.77 del ministero della Salute del 23 maggio 2022, concernente la definizione di modelli standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale, prevede una serie di strutture sanitarie territoriali per realizzare una volta per tutte l’integrazione territorio/ospedale attraverso la previsione di nuove strutture sanitarie. Ne citiamo solo alcune: Casa della comunità, Infermiere di famiglia, Centrale operativa territoriale, Assistenza domiciliare, Rete delle cure palliative, ecc, ecc.” hanno proseguito Tripodi, Andronico e Calapai.
“Purtroppo, nella provincia di Messina, siamo ormai abituati, ad assistere a fortissimi ritardi nell’applicazione degli adeguamenti necessari a migliorare gli standard qualitativi, strutturali e tecnologici, in modo particolare quando si tratta di assistenza territoriale. Questi palesi ritardi, nella realizzazione dei nuovi modelli per lo sviluppo dell’assistenza territoriale, creano fortissimi disagi alle persone fragili, nonché ai cittadini che dopo tantissimi anni di attività lavorativa non riescono ad essere garantiti nel loro sacrosanto diritto alla salute, riconosciuto dalla Costituzione, che dovrebbe essere assicurato in primo luogo dalle strutture sanitarie pubbliche. Infatti, in moltissime circostanze, i cittadini della nostra provincia, a causa delle lunghe liste d’attesa che riguardano in particolar modo l’esecuzione di prestazioni occorrenti ed esclusive a fare diagnosi precoce (Tac, Rmn, Ecografie, Ecocolor doppler, ecc.), si trovano costretti a rinunciare al loro diritto alla Salute in quanto impossibilitati ad affrontare economicamente i costi necessari per ottenere una diagnosi senza attendere tempi biblici che in diverse occasioni si rivelano purtroppo fatali. Un dramma sociale di cui nessuno ne parla e nessuno se ne interessa” hanno continuato i tre sindacalisti.
“Pertanto, per quanto sopra esposto, le scriventi OO.SS. ritengono indispensabile una forte presa di coscienza da parte di tutti i candidati, in primo luogo, alla Presidenza della Regione e all’Ars, affinché, in questa campagna elettorale, affrontino il tema della sanità e mettano in campo proposte realizzabili che possano migliorare le condizioni di vita dei cittadini utenti, facendosi promotori di un’azione che veda il pieno coinvolgimento delle Parti Sociali e dei Sindaci che, purtroppo, in moltissime occasioni sono stati colpevolmente marginalizzati. Tutto ciò al fine di realizzare insieme ai Manager/Dg delle aziende ospedaliere una permanente “Conferenza dei servizi” che possa produrre idee e benefici a vantaggio delle popolazioni del territorio e istituendo nel contempo i “Patti della Salute” finalizzati alla realizzazione di azioni positive per garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini, specie alle persone fragili come i pensionati ultrasettantenni, ai quali dovrebbe essere riconosciuto il diritto di beneficiare nei giusti tempi le prestazioni sanitarie indispensabili per la diagnostica strumentale che non consente di marginalizzare i ritardi di alcune patologie acute e/o la riacutizzazione delle stesse” hanno ancora affermato Tripodi, Andronico e Calapai.
“Purtroppo, fino ad oggi, il necessario cambiamento caratterizzato dai nuovi dogmi (diritto all’informazione sanitaria e diritto alla sicurezza delle cure e alla dignità) che dovrebbero essere garantiti dai principi organizzativi basilari per la tutela del diritto alla salute non è stato compreso da una classe politica che sembra essere assente e miope rispetto ai principi fondamentali sanciti dalla legge su cui si basa il Servizio Sanitario Nazionale. Sfuggire al confronto su una questione dirimente su cui si gioca il futuro e la vita delle persone è decisamente preoccupante e non è certamente un buon viatico per chi andrà a governare la Regione Siciliana dopo il 25 settembre. Pertanto, auspichiamo che in questi scampoli di campagna elettorale si parli di questioni concrete che riguardano la carne viva dei cittadini della provincia di Messina” hanno così concluso Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Livio Andronico, segretario generale Uil Fpl, e Pippo Calapai, segretario generale Uil Pensionati.