Renato Schifani è stato a Messina stamani, accogliendo l’invito dei candidati al Parlamento regionale e a quello nazionale.
Ha risposto ai giornalisti durante il punto stampa (qui) e poi ha parlato alla platea di attivisti, simpatizzanti e candidati.
Il candidato Presidente della Regione Sicilia per il centrodestra non ha nemici politici, uno solo “la disoccupazione” ha detto.
Poche parole dedicate all’avversario più insidioso, quel Cateno De Luca dato come principale competitore.
“Non rispondiamo alle provocazioni. Non farò una campagna elettorale impostata sugli altri, parlerò di cosa possiamo fare noi. Io non mi sono mai permesso di offendere le istituzioni, come chi lo ha fatto con il Ministro degli Interni”.
E quello che vuole fare Schifani non è “cambiare tutto”, come recita lo slogan dell’ex Sindaco di Messina, ma “cercare di migliorare la Sicilia, che ha grandi potenzialità. Chi diceva come i 5 stelle che avrebbe cambiato tutto, abbiamo visto che fine ha fatto”.
“Bisogna tornare ad avere una Sicilia normale e invogliare gli investitori per il rilancio dell’indotto economico”. Lo si farà “nel rispetto dell’ambiente, si, ma anche della crescita economica”.
Schifani non è contrario all’autonomia differenziata richiesta dalle regioni del Nord, ma vuole che la Sicilia recuperi prima di tutto il suo statuto autonomo di cui “si è persa la capacità di riscuotere le imposte, ormai completamente svuotata e inapplicata”. E ribadisce la necessità di “maggiori investimenti per il Sud, piuttosto che per il Nord”, e chiede “pari dignità”.
Per Messina l’impegno sarà la realizzazione del Ponte e lancia anche l’idea di un aeroporto delle Isole Eolie.
Abbiamo chiesto se si occuperà di Ex Sanderson e Zona Falcata, due questioni di cui Nello Musumeci, suo predecessore come candidato del centrodestra, si era occupato e su cui ha fatto delle promesse ai messinesi.
Schifani ha ammesso di non conoscere gli argomenti, ma che si valuterà e si farà il possibile. Accanto a lui Stefania Prestgiacomo, candidata al Senato, ha però fatto capire che ci sarà l’impegno dei prossimi eletti di Forza Italia a riguardo.
Un’altro impegno, che tocca anche noi, assieme alle altre città metropolitane di Catania e Palermo, è la promessa di ritornare alle vecchie Province.
“Non abbiamo ridotto i costi e ci siamo privati di importanti prerogative e funzioni”. Ad oggi denuncia il candidato Presidente come esempio emblematico: “le strade provinciale sono completamente dissestate e senza manutenzione”.
Molti volti noti del centrodestra messinese tra i presenti, Luigi Genovese, Beppe Picciolo, Giuseppe Buzzanca, Salvatore Totaro, Matilde Siracusano, Nino Germanà, Ferdinando Croce, Antonio Catalfamo, Bernardette Grasso (che ha aperto l’intervento di Schifani) tutti candidati alle regionali, tranne Germanà e Siracusano (candidati alle Politiche).
Sui termovalorizzatori dice si faranno, “ma senza avere fretta, onde evitare errori che portino a impugnative da parte della sinistra”. Questo riferito soprattutto all’accelerazione data secondo lui da Musumeci negli ultimi giorni.
di Michele Bruno.