Conte e Di Paola a Messina: “PD inaffidabile, destra con Orban”

Michele Bruno

Conte e Di Paola a Messina: “PD inaffidabile, destra con Orban”

venerdì 16 Settembre 2022 - 13:11

Stamattina Giuseppe Conte, Presidente del M5S è giunto a Messina, in Piazza Cairoli.

L’iniziativa, fortemente voluta dal meetup dei Grilli dello Stretto per i prossimi impegni elettorali, aveva il principale scopo di permettere a sostenitori ed elettori di incontrare e salutare il Presidente.

Una folla ingente di sostenitori ha tenuto a ribadire il loro sostegno a Conte, impedendogli quasi ogni movimento.

Il Presidente si è fermato anche a parlare con la stampa per poche rapide domande. Dopodiché si è recato al bar Irrera dove ha regalato qualche foto agli astanti e incontrato i candidati.

Con lui il candidato Presidente alla Regione Nuccio Di Paola, che siamo riusciti ad intervistare (qui per vedere).

Di Paola ha detto di non temere che la mancata alleanza con il PD possa portare alla vittoria del centrodestra o di Cateno De Luca.

In particolare ha definito De Luca “un nuovo Crocetta, che gli elettori già conoscono, non vorranno riavere uno come lui alla Regione”.

Entrambi sono fiduciosi, stando anche alle rilevazioni che vedono M5S in risalita. Di Paola crede nella vittoria in Sicilia.

Hanno improvvisato anche un breve comizio non previsto dal bar.

Conte ha voluto esprimere prima di tutto, durante il punto stampa (qui il video), il cordoglio per le vittime della tragedia delle Marche.

Poi ha chiarito quali sono le priorità del M5S per la Sicilia: rilanciare turismo e agricoltura e “togliere la sanità pubblica dalle mani della malapolitica”.

Sull’alleanza con il PD è stato molto chiaro: “con questi vertici non ci sono possibilità di ricucire, non ci sono calcoli politici in questo. Sono inaffidabili e sono stati scorretti nell’attribuirci responsabilità che non ci appartengono. La verità è che hanno voluto emarginare il Movimento 5 Stelle assieme alle altre forze politiche”.

E su Lega e Fratelli d’Italia: “nessuno può dare patenti di democrazia a partiti che hanno diritto legittimo a competere elettoralmente, ma ieri si è consumato un grave passaggio. Nell’Ungheria di Orban, alleato di Meloni e Salvini, si è stabilito che le donne che abortiranno dovranno prima ascoltare il battito del feto. E ieri in Parlamento europeo hanno votato a favore di questa scelta. Sono inidonei a governare in Italia se non ammettono di aver sbagliato”.

di Michele Bruno.

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