Caro bollette, l’allarme di Confartigianato: “In Sicilia a rischio 165 mila posti di lavoro”

Circa 63 mila le micro e piccole imprese siciliane in pericolo per l’emergenza legata al caro bollette che sta affrontando il paese. Oltre 165 mila i lavoratori dell’Isola che rischiano il licenziamento. È l’allarme lanciato da Confartigianato.

Confartigianato lancia appelli, incontra la politica, in cerca di aiuti concreti a supporto di una rete imprenditoriale sempre più sofferente con 165 mila addetti nelle piccole e micro aziende, con un futuro ormai incerto nei comparti maggiormente esposti. Sin da prima delle elezioni, i vertici di Confartigianato hanno incontrato i vari candidati, facendo una forte azione di lobby. Scatta ufficialmente un appello alla deputazione regionale e nazionale affinché “Nessuna impresa chiuda”.

L’organizzazione si prepara alla manifestazione unitaria a Palermo del prossimo 7 novembre. Uno studio dell’Osservatorio economico di Confartigianato, individua 10 comparti manifatturieri con una più elevata intensità di utilizzo di gas ed energia elettrica. Si tratta dei settori maggiormente energivori dei minerali non metalliferi (ceramica, vetro, cemento, refrattari, ecc), carta, metallurgia, chimica, raffinazione del petrolio, alimentare, bevande, farmaceutica, gomma e materie plastiche e prodotti in metallo.

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