Partecipate usate come stipendifici

Redazione

Partecipate usate come stipendifici

giovedì 20 Ottobre 2022 - 09:30

Se ne avete voglia potete visitare i siti istituzionali delle Partecipate comunali, cliccare su “Amministrazione trasparente”, e spulciare le dichiarazioni dei redditi – pubblicate per legge – dei componenti dei Cda delle Partecipate comunali.

E vi renderete conto da soli come le società controllate dal Comune di Messina rappresentino l’unica vera fonte di guadagno per alcuni dei componenti dei Consigli di amministrazione.

Il caso limite è rappresentato dalla neo presidente della MessinaServiziBene Comune, Mariagrazia Interdonato, già componente del medesimo Cda, la quale nella sua denuncia dei redditi riporta solo i profitti derivanti dalle sue “prestazioni” per conto della Partecipata comunale.

Circa ventimila euro l’anno per una persona che non fa altro nella vita è tanta roba. Il caso della ex commessa (lavorava presso un negozio di telefonia in centro città), è stato oggetto in passato delle nostre attenzioni giornalistiche.

La Interdonato si è guadagnata sul campo la fiducia del leader di Sicilia Vera, al punto che il neo sindaco Federico Basile, fra i curricula ricevuti ha scelto proprio quello della fedelissima del “gruppo-De Luca” premiandola con la presidenza. Adesso avrà anche un ritocco stipendiale, pari al 42% dell’indennità del primo cittadino. Parliamo di uno stipendio che in proiezione supererà abbondantemente 5mila euro. E vi sembra poco per una persona che di fatto non lavora?

La riconoscenza della Interdonato nei confronti di Cateno De Luca è stata tale, al punto che ha sentito l’irrefrenabile bisogno di donare al movimento “Sicilia Vera” la bellezza di 5mila euro per finanziare la campagna elettorale per le amministrative con un versamento volontario risalente allo scorso aprile. Ma non è stata la sola, da momento che la lista aggiornata a fine luglio ricomprende numerosi donatori.

Questo l’articolo dei “donatori di denari”: https://www.messinaoggi.it/website/2022/08/29/ecco-chi-finanzia-sicilia-vera-la-lobby-di-cateno/https://www.messinaoggi.it/website/2022/08/29/ecco-chi-finanzia-sicilia-vera-la-lobby-di-cateno/.

Ma non è la sola che “vive” grazie alle Partecipate. C’è anche il caso del presidente dell’Atm, Pippo Campagna, prossimo alla laurea in Giurisprudenza, nella sua vita lavorativa ha solo ricoperto incarichi pubblici di natura prettamente politica, salvo qualche esperienza nel privato. Di fatto Campagna è sulla spalle dei messinesi.

La lista si potrebbe allungare con la presidente della Messina Social City, Valeria Asquini, la quale ha dichiarato lo scorso anno circa ventimila euro, ovvero i compensi della Partecipata comunale.

Poi c’è una lunga schiera di professionisti che sono sul groppone dei messinesi.

Occorre, aggiungere che la legge per combattere gli sprechi della pubblica amministrazione, consente ai Comuni di nominare un solo componente del Cda, ma Palazzo Zanca nonostante abbia strombazzato ai quattro venti di voler ridurre le spese, continua a mantenerli a tre componenti. Trasformando le Partecipate in autentici stipendifici.

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