Il puzzle degli assessorati e la doppia partita di Gianfranco

Redazione

Il puzzle degli assessorati e la doppia partita di Gianfranco

giovedì 27 Ottobre 2022 - 10:17

Il doppio filo che lega Roma e Palermo. Le trattative per la formazione del governo regionale si stanno tenendo su un doppio tavolo. Uno in Sicilia, l’altro a Roma.

Definiti gli ultimi passaggi politici (mancano solo le nomine dei sottosegretari), a cascata si definiranno le “questioni” siciliane. Se a Roma le carte le dà Fratelli d’Italia, a Palermo invece a svolgere il ruolo di mazziere è Gianfranco Micciché, per conto di Forza Italia.

Il tutto avviene nell’alveo della ritrovata unità. Ma a Palermo non è detto che l’unità possa reggere, rispetto ai tentativi dello stesso Miccichè di “arraffare” quanto più possibile. A partire dalla presidenza dell’Ars, una poltrona molto ambita e che potrebbe stuzzicare il palato dello stesso leader siciliano degli Azzurri, per il quale solo un posto da vice-ministro lo potrebbe allontanare dalla Sicilia.

Posto che Miccichè potrebbe non rientrare fra i “papabili” viceministri, allora il suo orizzonte si restringe solo su Palermo. E allora ecco i nodi venire al pettine: giacché Gianfranco Miccichè tenta di portare via il “bottino politico”.

Questa situazione di impasse, tiene con le mani legate il neo presidente Renato Schifani che solo timidamente ha chiesto agli alleati la lista degli assessori, nel rispetto del risultato elettorale di ciascun partito. La convocazione della prima assemblea del consiglio regionale è stata spostata strategicamente a giorni 10 novembre, anche perché alla prima si elegge il presidente. E da lì in avanti si avvia la nuova stagione politica siciliana. Ma il “puzzle” degli assessorati è ancora difficile da costruire.

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